La Granfondo Pinarello “apripista” per il Giro

Tra dieci giorni l’edizione per 3.500 dorsali, l’ad propone una tappa della corsa rosa sul percorso della gara amatoriale
guerretta agenzia fotofilm treviso presentazione granfondo pinarello
guerretta agenzia fotofilm treviso presentazione granfondo pinarello



Incroci fra Granfondo Pinarello e Giro d’Italia. «Fra due anni, festeggiamo le 25 edizioni. Perché non pensare per il 2021 a una tappa del Giro che ricalchi lo stesso percorso, facendo seguire a breve termine la tradizionale gara amatoriale?», propone Fausto Pinarello, Ad dell’omonima azienda. Sullo sfondo c’è sempre il sogno di una Grande Partenza (comunque non prima del 2023-24), ma la nuova opzione - sull’esempio della Sportful di Feltre, il cui tracciato ha ispirato la penultima tappa del Giro 2019 - acquista un certo peso, essendo suggerita in presenza del vicedirettore della corsa rosa, Stefano Allocchio. «Far partire il Giro da Treviso? Non si sa mai, di certo bisogna ragionare sul lungo termine, considerato che le prossime due-tre Grandi Partenze sono già assegnate», osserva l’ex pro’ brianzolo, «Pure la tappa legata alla Granfondo è per ora una boutade, vedremo in futuro».

Lo scambio di battute prende forma a Palazzo Rinaldi, in occasione del lancio della Granfondo Pinarello, che per l’edizione 2019 anticipa la data - domenica 30 giugno, si punta a 3.500 dorsali - e torna alle origini: nel nome come nel percorso, che per il “lungo” ripropone Montello, San Boldo e Nevegal. Sì, quel San Boldo che è da sempre “palestra degli amatori” e il grande pubblico ha riscoperto nella Treviso-San Martino di Castrozza, terzultimo atto del Giro 102. Uno stadio a cielo aperto. «Una salita che mi ha impressionato, emozionante vedere quell’enormità di gente», rimarca lo stesso Allocchio. La Pinarello 2019, che ha traslocato a fine giugno per non cozzare con la Maratona delle Dolomiti, vede pure le novità della Granfondo per E-bike (testimonial l’ex pro’ Riccardo Magrini, ora a Eurosport) e dell’inserimento di una kermesse pomeridiana per Giovanissimi, con 300 bambini dai 7 ai 12 anni. Atteso lo staff tecnico della Ineos (da Brailsford a Kerrison), ma anche gli olimpionici Zorzi, Chechi e Rossi. La partenza verrà data alle 7.15 da piazza del Grano, poi si passerà davanti al nuovo negozio Pinarello in Strada Ovest, per un incipit sulla falsariga del recente segmento rosa.

Il “lungo” misura 173,5 km (dislivello 2.500 metri) e prevede in avvio il Montello con l’asperità di Santa Maria della Vittoria, includendo i gpm del San Boldo e Nevegal (con sterrato). Per il finale, ecco Ca’ del Poggio (salita cronometrata con classifica) e Tombola. La Mediofondo - 115 km, dislivello 1.000 metri - si “limita” a Montello, Arfanta, Ca’ del Poggio e Tombola. —



Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso