Imoco tra nozze e mercato «Saremo i protagonisti»
Il presidente Garbellotto dopo il matrimonio tra De Gennaro e coach Santarelli «Abbiamo costruito una rosa solida, ci aspettano cinquanta partite durissime»

CONEGLIANO. Cinquanta partite. Tantine se si parla di basket, un’enormità se lo sport in questione è il volley. Ma in casa Imoco hanno dovuto fare bene i conti: se si arriva in fondo a ogni manifestazione si arrivano a giocare quasi 50 partita. È per questo che la dirigenza, capitanata da Piero Garbellotto e da Pietro Maschio, sta allestendo una squadra capace di vincere sempre. Ci pensano di continuo. Forse non l’hanno fatto solo sabato, quando entrambi hanno partecipato alle nozze di coach Santarelli e di Moki De Gennaro. «Una festa bellissima: fatalità, il celebrante durante l’omelia ha citato le nozze di Cana, e naturalmente il vino. Proprio per noi, la squadra del vino - spiega il presidente Piero Garbellotto - e il momento più divertente è stato a fine serata, quando Davide Mazzanti ha lanciato in piscina Santarelli. Poi ci siamo finiti un po’ tutti... Ma è stato bello vedere tante persone della famiglia Imoco tutte insieme».
Un modo per iniziare alla grande la nuova stagione?
«No, preferisco vederla come una degna conclusione di quella appena trascorsa, dove siamo stati grandi protagonisti. Per noi la nuova stagione è alle porte: a metà luglio cominceremo con la campagna abbonamenti, ovviamente dando la prelazione a chi ha sottoscritto la tessera già nella scorsa stagione. E poi cominceremo anche a rafforzare il nostro rapporto con gli sponsor».
Sul mercato siete state particolarmente attivi: avete di fatto due squadre. Scottati dal finale delle scorsa stagione?
«Crediamo che sia necessario imparare dal passato, sia che si tratti degli errori che della sfortuna. Per questo ci siamo impegnati così tanto nel mercato, che personalmente definirei solido. Sappiamo che le avversarie si sono rinforzate molto e che nella stagione appena conclusa, proprio nel momento clou, ci siamo trovati in difficoltà. Ecco, speriamo non accada più. In quanto al numero di atlete con cui partire stiamo ancora ragionando. Certo la stagione è lunga...»
Quindi una rosa ampia è fondamentale?
«50 partite sono tantissime, diventa una stagione estenuante ed è indispensabile, soprattutto in considerazione degli impegni infrasettimanali, avere una rosa che consenta di recuperare le forze».
Tra l’altro in Europa inizierete dal fondo...
«Diciamo che ci sono dei parametri da rivedere: nell’anno appena concluso ci siamo laureati vicecampioni d’Europa e ora dobbiamo ripartire dal fondo, come una cenerentola qualsiasi. Per non parlare delle date: così com’è strutturato i calendario ci ritroveremmo con la final4 di Champions League praticamente in contemporanea con le finali scudetto. Si può fare molto meglio di così».
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