Imoco, ancora Busto È il peggior avversario sulla strada per Rimini

Santarelli prova a catturare le farfalle con la squadra-tipo «Partite senza appello, quelle che aspettavamo da tempo»

/ CONEGLIANO

Iniziano stasera i 50 giorni di fuoco per l’assegnazione di ben tre trofei, con l’Imoco Conegliano favorita da tutti i pronostici. In cima alla salita c’è la Champions League, con la finale del 1° maggio a Verona, preceduta di pochi giorni dalla serie delle gare di finale scudetto; per arrivarci bisogna superare i turni precedenti, la doppia semifinale con Novara del 17 e del 23 marzo, i playoff che partiranno a fine mese contro Trento o Firenze nel turno dei quarti. Prima però c’è la Coppa Italia, quest’anno spostata, a causa del Covid, al termine della regular season, ma basata sulla classifica del girone di andata, che non rispecchia più i valori attuali: formalmente si affrontano la prima e l’ottava, ma di fatto la capolista Conegliano si trova a sfidare la quarta forza del campionato, quella Busto praticamente imbattuta nel 2021 e capace di rimontare posizioni su posizioni in campionato, guadagnandosi meritatamente anche l’accesso alla semifinale di Champions contro il Vakifbank.

«È una partita da dentro o fuori – sottolinea il coach delle farfalle Marco Musso - ne abbiamo giocate tante in questi anni e sappiamo cosa vuol dire giocarle. Certo è che Conegliano è un avversario che non ha bisogno di presentazioni: o lo si aggredisce o non c’è possibilità di giocare. Dobbiamo quindi arrivare pronti fisicamente e mentalmente, un po’ come fatto giovedì scorso a Istanbul contro l’Eczacibasi». Gli fa eco Camilla Mingardi, che da top scorer del campionato può candidarsi come vice Egonu in Nazionale: «Sarà un grande test per noi, abbiamo dimostrato di poter giocare alla pari con tutti, di essere grandi contro le grandi. E’ una partita secca e sicuramente non arriviamo a Treviso sentendoci già sconfitte, l’Imoco è fortissima ma noi ce la metteremo tutta per qualificarci per la Final Four di Rimini».

Molto è cambiato dalle due sfide ravvicinate di settembre (una era la finale di Supercoppa) e, ancor più, dalla vigilia di Natale, quando Busto, decimata dai contagi, arrivò al Palaverde con una formazione d’emergenza. Lo sa bene coach Daniele Santarelli, che già durante l’estate aveva messo le mani avanti: «Sapevo che Busto era una delle squadre top di questa stagione, l'ho sempre pronosticata tra le avversarie più temibili e i fatti alla lunga mi hanno dato ragione. Hanno avuto tantissimi problemi fisici in elementi-chiave nella prima parte di campionato, ma dopo la partita con noi del 24 dicembre hanno sistemato le problematiche ed è venuta fuori la squadra forte ed equilibrata che ci si aspettava».

A differenza delle ultime stagioni, questo primo turno di Coppa Italia presenta molte più insidie. «Penso che attualmente sia la squadra peggiore da affrontare perchè sta attraversando il suo miglior momento e sta giocando con tanto entusiasmo derivante dalle vittorie: hanno fatto un ottimo girone di ritorno e in Champions hanno dimostrato il loro valore arrivando in semifinale».

Con entrambe le squadre al completo c’è da aspettarsi una sfida di alto livello tecnico e agonistico. «Busto è una squadra difficile da affrontare perché è costruita con intelligenza, con tutti gli elementi al posto giusto e ricambi di qualità. In attacco puntano sulla forza di Gray e Mingardi con il contorno di importanti giocatrici di equilibrio e la loro palleggiatrice ha un gioco veloce abbastanza simile al nostro. Sarà una bella sfida per noi, una partita che dovremo interpretare al massimo, se vogliamo qualificarci per la Final Four. Siamo arrivati alle partite senza appello, quelle che aspettavamo da tutta la stagione, ora starà a noi imporre il nostro gioco, indipendentemente dall’avversaria». —

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso