Igor Zanetti, la prima volta di un iridato

Il campione del mondo Uisp trionfa in piazza del Grano nella edizione dei record: al via 4.040 fondisti da tutto il mondo
Di Sandro Bolognini
BOLOGNINI TREVISO PARTENZA ''LA PINA''
BOLOGNINI TREVISO PARTENZA ''LA PINA''

La edizione numero 17 de LaPina Cycling Marathon ha battuto ogni record: ha superato i quattromila iscritti, ha premiato come vincitore del “lungo” un campione del mondo e ha visto ai nastri di partenza per la prima volta Carla Pinarello, sorella di Andrea, fondatore della classicissima dell’estate trevigiana del pedale scomparso due anni or sono per un malore al termine della prima tappa del Giro del Friuli per cicloamatori. Per la prima volta uno dei vincitori ha tagliato il traguardo dopo essere rimasto ferito in una caduta in.... salita.

Sembra il copione di un film scritto forse da Andrea Pinarello, che da lassù si diverte a fare divertire chi pedala nella sua creatura voluta assieme al fratello Fausto. Aggiungiamo allora che ieri è salito in sella per la prima volta anche Anna Andrea, la figlioletta che Andrea Pinarello, terzogenito del mitico Nani, purtroppo non ha mai conosciuto. Ha percorso il tracciato della Gourmet assiema a mamma Gloria e ai fratellini Matilde e Giovanni. Una giornata dalle forti emozioni.

Se l’è passata bella Igor Zanetti, veneziano di 35 anni che vive a Santa Maria di Sala. È lui il re del percorso “lungo” dopo aver superato indenne le salite impegnative del Passo Praderadego e del Monte Tomba. A scortarlo verso il successo i compagni di squadra Lombardi e il tedesco Hornetz, primo lo scorso anno alla Nove Colli, secondo un mese fa alla Sportful. I tre scortati dal professionista Giovanni Visconti, che ovviamente non è classificato, sono piombati sul traguardo di piazza del Grano e Zanetti ha piegato la concorrenza allo sprint. Zanetti è di casa qui a Treviso. Adesso commercia con l’estero materiale per le biciclette, ma quando ha tentato di spiccare il volo tra il professionismo, ha corso tra gli juniores con il Mogliano 85, e tra i dilettanti con la Mg Boy’s e la Coppi Gazzera. Una volta smesso con l’agonismo nel 2003, cinque anni appresso gli è tornata la passione e si è rimesso a pedalare con i cicloamatori. Quest’anno ha vinto già 23 volte, ma è campione del mondo Uisp, nel 2012 ha vinto la Coppa del mondo, e pochi giorni fa ha infilato una mitica doppietta: Tricolore della Consulta e Tricolore Acsi. Niente male per uno che si allena cinque volte alla settimana portandosi appresso la bicicletta nel furgone. E deve fare anche il papà dopo la nascita di Nicholas. «L’unico problema è stato la distanza» ammette Zanetti «le gare dei cicloamatori sono molto più corte». Ma d’altronde da dilettante Igor era un fondista e percorsi come quello de LaPina di certo non gli fanno paura.

Tra le donne successo di Monica Bandini, sesta volta a Treviso. La campionessa del mondo nella cronosquadre nel 1988 a Renaix ha avuto la meglio su una battagliera Daniela Passalacqua, 49 anni, da Castelnuovo Magra (La Spezia) dopo un agguerrito finale tra... scudieri non troppo galanti che hanno finito per litigare sull’asfalto per difendere le proprie regine in sella.

Incredibile ciò che è accaduto nel tracciato “medio”, dove il vincitore, Andrea Masiero, 32 anni, ragioniere di Bolzano, ha vinto allo sprint su Giulio Magri, fruttivendolo, 33 anni, di Bergamo, e Davide Spiazzi, 30 anni, di S. Anna di Alfaedo (Verona), ex calciatore, di professione operaio, dopo essere caduto in una curva a destra lungo la salita della Presa XIII del Montello: «L’asfalto era viscido e ho perso l’equilibrio. Mi sono rialzato e ho ripreso subito i due compagni di fuga». Dai Masiero il ciclismo è di casa: la moglie, Roberta Moschen, ha vinto 20 gare e ora fa la mamma di Luca, 8 mesi. Anche i suoceri Caterina Dal Santo e Roberto Moschen davano del tu ai pedali. Trevigiani in luce: ottavo Federico Simioni, il vigile volante, decimo Giorgio Viotto. Tra i primi anche Franco Boffi, ex runner converito ai pedali.

Tra le donne Daniela Sonzogni non ha rivali. La bergamasca di 28 anni che di mestiere fa la commessa da Decathlon e si allena tutti i giorni, ha vinto domenica scorsa anche la Marcialonga a Cavalese. Ha staccato la vicentina Sabrina Zogli, 27 anni, che lavora nell’azienda di papà e Marisa Coato, alla bella età di 47 anni, veronese. Settima la trevigiana Tamara Fabbian, di Vedelago, del gruppo sportivo Tinky Ladies Pinarello.

Il titolo italiano dei commercialisti è stato assegnato al veronese Alberto Parise sul padovano Gianluca Nicolè e Gianfilippo Cattelan.

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