Fornasier, debutto telefonato in serie A

Calcio. Due anni fa il vittoriese era nelle giovanili della Viola e venne rapito dal Manchester, domenica esordio con la Samp
Michele Fornasier of Sampdoria fights for the ball with Marco Sau of Cagliari (L) during their Italian Serie A soccer match at Luigi Ferraris stadium in Genoa, 9 Febraury 2014. ANSA/PAOLO ZEGGIO
Michele Fornasier of Sampdoria fights for the ball with Marco Sau of Cagliari (L) during their Italian Serie A soccer match at Luigi Ferraris stadium in Genoa, 9 Febraury 2014. ANSA/PAOLO ZEGGIO

Non aveva ancora 16 anni e militava negli Allievi della Fiorentina, quando il suo trasferimento al Manchester si trasformò in un intrigo internazionale.

Prima di domenica, era ricordato soprattutto per quel clamoroso scippo, sul quale la stampa sportiva versò fiumi d'inchiostro.

Quattro anni dopo, nel match Sampdoria-Cagliari, vinto 1-0 dai liguri, Michele Fornasier ha esordito nella massima serie italiana. La prima volta nella serie A da titolare (con i doriani aveva già debuttato in Coppa Italia), novanta minuti tondi che gli sono valsi complimenti e tante pacche sulle spalle.

Fornasier è originario di San Giacomo di Veglia e rinverdisce i fasti della scuola vittoriese: Ilario Castagner (ex centravanti e allenatore del Perugia), Diego Bortoluzzi (vice di Guidolin), Gabriele Pin (vice di Prandelli), Gianni De Biasi (cittì dell'Albania) e Ivan Carminati (preparatore atletico del Galatasaray).

Una nobile tradizione, che ha in Carlo Osti, non a caso direttore sportivo della Sampdoria, un altro noto rappresentante. Proprio lui l'ha voluto riportare in Italia la scorsa estate.

«Lo seguivo già, quando ero all'Atalanta e Michele giocava nelle giovanili del Conegliano», ricorda Osti, «E ho continuato a farlo nella parentesi alla Fiorentina. C'è stata l'opportunità per farlo tornare, poi a gennaio pensavamo di fargli fare quattro mesi in prestito in B. Ma il tecnico Mihajlovic lo vedeva come un elemento di prospettiva e si è deciso di non cederlo: ha buone qualità e margini di miglioramento. Se parliamo in dialetto? Venendo entrambi da Vittorio, ogni tanto qualche battuta in slang scappa».

Proprio Sinisa, subentrato in novembre a Delio Rossi, ha deciso di puntare sui giovani e chiesto alla società di trattenere Fornasier, sebbene nel girone d'andata avesse fatto solo panchina. Complice qualche assenza, l'ex interista l'ha gettato nella mischia nell'ultima gara casalinga con il Cagliari: la Gazzetta l'ha premiato con un “6” in pagella. Il centrale, questo il suo ruolo, ha compiuto 20 anni lo scorso 22 agosto: il tempo per crescere non gli manca.

«Mihajlovic mi aveva premesso a inizio settimana che probabilmente avrei giocato», racconta Michele, «Mi ha detto di stare sereno e così è stato, anche se l'esordio è sempre emozionante. Sono molto contento: ho sempre cercato di lavorare duro indipendentemente dalle situazioni, se giocavo o meno: il mister mi ha dato fiducia e spero di averlo ripagato». Il coronamento di un sogno per il difensore svezzato al Conegliano, che ringrazia i compagni, in primis Gastaldello, autore del gol-partita: «È stato molto importante averlo al mio fianco, ma gli stessi Palombo e De Silvestri mi hanno dato preziosi consigli. Ora dobbiamo restare sul pezzo e dare il massimo in ogni gara».

Il successo permetterà ai liguri di guardare con più serenità ai prossimi impegni. E magari lo stesso Fornasier potrebbe ritagliarsi altri spazi. Approdato alla Fiorentina nell'agosto 2007, venne adocchiato due anni dopo dai talent scout del Manchester United: non avendo ancora un contratto da professionista, fu abilmente portato via dal club inglese. La Viola gridò al furto e si rivolse (inutilmente) alla Fifa. Michele ebbe invece l'occasione di farsi largo nell'Academy dei Diavoli Rossi (con il futuro juventino Paul Pogba), giocando nella formazione riserve. Poi è storia recente, il contratto scaduto e il ritorno in Italia grazie al compaesano Carletto Osti. Nel prossimo turno, la Samp affronterà la Roma all'Olimpico.

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