Cristina presidentessa nel nome di Brombal ma il Monte ne prende 5

Dal marito alla moglie. Per onorare una passione. Secondo i soliti bene informati, legale rappresentante del Montebelluna - di fatto “presidentessa”, la società è una “srl” e il riferimento è all'erede diretta - dovrebbe diventare nei prossimi giorni Cristina Nobrutti, moglie di Marzio Brombal, scomparso il 7 aprile. Conferme ufficiali dal club non arrivano, il lutto è ancora troppo recente. Si tratterebbe, ad ogni modo, di un segnale di continuità sul solco di grande serietà e competenza tracciato dal marito. Continuità che coincide pure con la presenza in società di Norio Brombal, vicepresidente fin da quando Marzio aveva rilevato il club di via Biagi dalla gestione Rossetto nell’estate 2012. Nei giorni del grande dolore, il “mondo” del Montebelluna si è stretto attorno ai Brombal. Che hanno ricevuto l’affetto di quella che, per il compianto presidente, era ormai una seconda famiglia.
Al funerale, era stata significativa la presenza, oltre che della prima squadra, di tutte le giovanili. Come il fatto che a portare il feretro fossero stati Guzzo, Fabbian, Fasan e Zago. Tutti elementi nati dal vivaio biancoceleste. La moglie si era vista sabato scorso al San Vigilio, in occasione del match con il Trento, il primo in casa dopo la morte del presidente: Marco Guzzo, capitano dei biancocelesti, aveva consegnato un omaggio floreale (in foto), da riporre sulla poltroncina in cui Marzio era solito sedere. Presto la stessa Cristina, che con Marzio gestiva già la Sportlab, dovrebbe diventare l’amministratore unico di un club che quest’anno celebra il Centenario. Quanto al futuro, al momento voci di cessione non sembrano esserci. Sulle scelte della proprietà, qualcosa di più si saprà nelle prossime settimane. Quel che è certo è che da via Biagi smentiscono seccamente accostamenti al progetto che intende risollevare il Treviso. Montebelluna ha una sua storia e la famiglia Brombal ha saputo dare lustro a un club che 7 anni fa era sull’orlo del baratro.
Partirà a breve la programmazione per l’anno prossimo: ieri la squadra di Feltrin ha sventolato bandiera bianco di fronte alla determinazione che i giocatori del Cjarlins Muzane hanno esibito nel turno prepasquale. Dopo aver mancato un paio di opportunità su schema da rimessa laterale, sulla seconda delle quali poteva starci il rigore per un intervento dell’ex Guzzo su Bussi a due passi dalla linea, il Cjarlins è passato al 20’: sfruttando proprio l’assist di Pez, lo scaltro Kabine si è bevuto Gasparini infilando Secco dal limite dell’area piccola. Il raddoppio è arrivato al 29’, quando Spetic ha trovato il tempo per la girata mancina di prima intenzione sul traversone basso di Bussi, e al 35’ Kabine ha fatto tris e doppietta trasformando il rigore concesso per un fallo di Secco su Bussi. Secondo tempo con i soli sussulti del bis di Spetic e del destro di Moras per la manita finale. —
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