Conte (ds Montebelluna) «Chiudere il campionato con i verdetti della classifica»

Bolognini Montebelluna calcio Montebelluna contro Liventina mister Mauro Conte con il fratello Marco
Bolognini Montebelluna calcio Montebelluna contro Liventina mister Mauro Conte con il fratello Marco

MONTEBELLUNA

Chiudere il campionato, ma non annullarlo. E l’occhio già allungato sul prossimo, con l’obiettivo di confermare il gruppo che oggi – quintultimo, mancherebbero 11 partite – “disputerebbe” il playout con il Vigasio. Marco Conte, direttore sportivo del Montebelluna, riflette sul calcio dilettantistico ai tempi della pandemia. Anche alla luce del recente smarcamento della Lega Pro.

Che destino per la Serie D? «Più passa il tempo, più appare impossibile pensare di riprendere il campionato. Il segnale importante l’ha già dato la Lega Pro, facendo capire di non voler ripartire. E se non riparte la Serie C, non lo può fare manco la D. Inimmaginabile, d’altronde, l’applicazione ai nostri livelli del protocollo sanitario studiato per il massimo torneo. Ma, nella presa di posizione della Lega Pro, ci sono pure aspetti che non vanno bene: hanno pensato a tutelare i loro interessi, pretendendo le promozioni e bloccando le retrocessioni, ma si sono scordati di noi dilettanti».

Come archiviare la stagione? «Il campionato va chiuso e non annullato. Ossia ritengo che si debba tenere conto delle classifiche. I risultati non mentono mai» continua Conte,«si sono giocati due terzi della stagione, è giusto che chi ha investito veda i suoi sforzi premiati. La soluzione più semplice è assicurare la promozione alla prima classificata di ciascun girone, facendo retrocedere l’ultima (per il “C”: Campodarsego e Villafranca). Non è giusto salvare tutti. E non avrebbe senso che chi è in testa e s’è messo alle spalle sette mesi di partite, debba fare i conti con l’annullamento della stagione. Ma molto dipenderà da cosa deciderà la Lega Pro».

L’auspicio? «La Serie A è un mondo a parte. Troppo ancorata ai diritti tivù, tornerà a giocare. Una ripartenza da cui trarrà beneficio l’intero movimento. Ora la Figc deve però individuare una strategia per l’altro calcio, un percorso condiviso che accontenti le varie leghe. C’è pure la questione dei dilettanti minori: bloccare le retrocessioni in C e D significherebbe fare gironi in sovrannumero. Un problema che, a cascata, si riverserebbe sull’Eccellenza e Promozione. Impensabili, a quei livelli, tornei con quattro o sei turni in più. Parliamo di dilettanti, c’è gente che lavora».

Conte, già confermato per la prossima stagione, come si sta muovendo? «Intanto vorrei sottolineare come il presidente Catania, in un momento così delicato, abbia garantito la prosecuzione dell’attività, facendosi sentire economicamente presente con prima squadra e staff anche per marzo. Sto cercando di confermare, oltre all’allenatore Pasa, il gruppo giocatori. Il possibile taglio del budget, dettato dall’impatto economico del virus, potrebbe portarmi a inserire qualche giovane in più».

Come vede la ripartenza in agosto? «Sono ottimista e spero la situazione possa risolversi presto. Stiamo provando a riorganizzarci, pure a livello di vivaio, ma non sarà semplice. Penso ai pulmini: di solito trasportavano otto bambini, il rischio-assembramento potrebbe impormi di farne salire solo tre. Il timore è che i costi possano lievitare». –

Mattia Toffoletto

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