Ciclismo, i trevigiani brillano al Giro d'Italia nella tappa di Nervesa
NERVESA DELLA BATTAGLIA. Ha vinto ancora Elia Viviani (talento veronese sbocciato nella Marchiol di Tezze di Piave), per il terzo successo di tappa in questo Giro d'Italia, ma sono stati i trevigiani a farla da padrone proprio nella tappa della Marca, la Ferrara-Nervesa della Battaglia di 180 km che ha attraversato il territorio della provincia in un'altra tappa della memoria che si è conclusa tra il Piave e il Montello, due luoghi che, durante la Prima guerra mondiale, furono teatro di violenti scontri tra gli opposti schieramenti causando la morte di numerosi soldati e la totale distruzione dell'abitato. Cento anni dopo la conclusione della Grande guerra, il Giro ha onorato quelle vittime con il successo dell'enfant du pais.
Viviani ha vinto allo sprint la tredicesima tappa. Aveva già vinto due sprint in Israele in questa edizione della corsa rosa, a Tel Aviv ed Eilat, nella seconda e terza tappa. Il velocista della Quick-step Floors sul traguardo ha preceduto l'irlandese Sam Bennett, vittorioso ieri a Imola (Bologna) e oggi secondo; l'olandese Danny Van Poppel, terzo; Sacha Modolo, quarto; il sudafricano Ryan Gibbons, quinto; il lussemburghese Jean-Pierre Drucker, sesto; Manuel Belletti, settimo; il francese Clement Venturini, ottavo; i belgi Baptiste Planckaert e Jens Debusschere, rispettivamente nono a decimo.
Ma la tappa si è infiammata subito, grazie a un trevigiano. In fuga dopo nove chilometri di corsa vanno il santalucese Andrea Vendrame (Androni-Sidermec), Tonelli (Bardiani), Irizar Aramburu (Trek-Segafredo), Marcato (Uae Emirates) e Zhupa (Wilier-Selle) che staccano il gruppo e arrivano anche ad un vantaggio di 3'. Il gruppo però non molla e a 10 km dalla fine il vantaggio è solo di 20''. Così, nel secondo e ultimo giro del circuito di Nervesa, il gruppo si compatta. La sorpresa nel finale è ancora di un trevigiano: il lutranese Marco Coledan (Wilier) a poco più di un chilometro dalla fine tenta lo sprint, ma la maglia ciclamino Elia Viviani (Quick-Step) parte come un razzo e brucia tutti per arrivare primo al traguardo, chiudendo con un tempo di 3 ore, 56 minuti e 25 secondi per la terza vittoria personale in questo Giro d'Italia. Quel traguardo che poteva essere del sanvendemianese Sacha Modolo (Ef), che ci ha provato fino all'ultimo ma ha chiuso quarto.
Il britannico Simon Yates ha conservato per il settimo giorno consecutivo la maglia rosa di leader della classifica generale. Grande festa a Nervesa e in tutta la Marca per il passaggio della carovana rosa, che ora è al test Zoncolan.
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