Busato, dedica in diretta a mamma Annalisa

TREVISO. Ha scelto un giorno speciale per la prima fuga del Giro. Matteo Busato, ragazzo di rara sensibilità, non s'è lasciato sfuggire l'occasione. Sapeva in cuor suo che arrivare in fondo sarebbe stato improbabile, ma quel gesto, quello sì, doveva farlo. S'è girato a favore di telecamera. Ha salutato e mandato un bacio a mamma Annalisa. Nella domenica della festa di tutte le mamme. Un gustoso rallenti, finito in Mondovisione. Un siparietto che appartiene a un ciclismo romantico e ha ricordato la dedica di Marco Bandiera a papà Graziano al Giro 2015. In quel caso, l'ex pro' di Maser, andato appositamente in avanscoperta, aveva pure brandito un foglio, augurando buon compleanno e pronta guarigione al genitore, in convalescenza dopo un incidente stradale. «La dedica? Ho colto l'attimo», spiega il 29enne della Wilier-Selle Italia, «Siamo solo alla prima settimana, tornerò in fuga». A Resana, i genitori erano incollati su Rai2: «Sì, l'ho vista in diretta», racconta mamma Annalisa, «Mi sono emozionata, sono davvero felice. È stato bravissimo a ricordarsi. Un’amica me l'ha fatto notare subito: “Su quasi 200 corridori, l'unico a fare gli auguri alla mamma è stato Matteo. Ritieniti fortunata”». Il Fans Club di Severino Puppato applaude: «M’hanno telefonato in tantissimi». Un pensiero dolce che il giorno prima era stato pure di Beatrice Vio, che non aveva avuto dubbi nella dedica post-vittoria in Coppa del Mondo. Questo il lato sentimentale della prima decade di Giro in salsa trevigiana. E a livello agonistico? Sacha Modolo si è ritrovato ieri inaspettatamente in fuga, ma l'obiettivo vero coinciderà con la frazione di Reggio Emilia. Finora il migliore risultato è il quinto posto nella tappa d'esordio a Olbia, per il resto è stato al di sotto delle attese. E a metterci lo zampino, nei giorni scorsi, è stata pure un'indisposizione. Duplice tentativo da lontano, invece, per il valoroso Simone Andreetta, che nella tappa di Terme Luigiane ha chiuso con un più che onorevole quarto posto. Bel segnale dopo i turbamenti d'inizio Giro per la doppia non negatività dei compagni Ruffoni e Pirazzi. «I primi tre avevano una marcia in più», ha dichiarato senza rimpianti, «Abbiamo dimostrato di essere un grandissimo gruppo, reagendo alle difficoltà. Grazie a Luca Bardiani, ai Reverberi, all'altro diesse Stefano Zanatta. Ai compagni più esperti Barbin e Boem».
Mattia Toffoletto
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