Benetton Rugby, Costanzo e Marcato nuovi allenatori nello staff di MacRae

Il Benetton Rugby annuncia l’ingresso di Salvo Costanzo come allenatore della mischia e di Andrea Marcato come coach delle skills e della transizione. L’addio dopo 9 anni di Fabio Ongaro

Pietro Nalesso
Salvo Costanzo e Andrea Marcato
Salvo Costanzo e Andrea Marcato

Salvo Costanzo e Andrea Marcato, il Benetton definisce altri due componenti dello staff di Calum MacRae.

Costanzo sarà il nuovo allenatore della mischia, ruolo ricoperto da nove stagioni a questa parte da Fabio Ongaro, e sarà di supporto a Dewald Senekal nella conduzione degli avanti: «Sono arrivato a Treviso da ragazzo e sia come persona che, come giocatore, mi sono formato in questo club. Terminata la carriera da atleta, ho presto intrapreso quella da allenatore ed è sempre stato un sogno per me tornare in Benetton Rugby in questa nuova veste. Un sogno quasi irraggiungibile poiché consapevole delle altissime competenze necessarie per ricoprire questo ruolo».

L’addio di Ongaro

Ufficiale anche l’addio, seppur sofferto, di Fabio Ongaro, il primo a sponsorizzare l’arrivo del suo successore: «Desidero innanzitutto ringraziare la società per avermi dato fiducia in questi nove anni- dichiara Ongaro- permettendomi di ricoprire un ruolo così importante e stimolante. Sono stati anni intensi, vissuti con grande passione e dedizione, in cui ho sempre cercato di dare il massimo per contribuire alla crescita del club e portarlo ai livelli più alti possibili. La decisione di lasciare non è stata semplice, ma nasce da una riflessione profonda e sincera: in questo momento, a causa di ragioni lavorative esterne, sento di non poter più garantire lo standard di qualità ed intensità richiesto da una competizione di così alto livello. Credo sia giusto fare un passo indietro con lucidità e responsabilità, per il bene della squadra. Conosco bene Costanzo, le sue qualità e la sua etica del lavoro. Sono convinto che saprà affrontare al meglio questa nuova sfida e che continuerà il lavoro con lo stesso spirito che ci ha guidati finora».

Restare ai massimi livelli 

Marcato, invece, sarà coach di skills and transition e supporterà MacRae per quanto concerne la difesa: «Sono estremamente contento di tornare in Benetton Rugby dopo 14 anni- spiega il padovano -in una città in cui ho scelto di vivere già diverso tempo fa e che ho ormai considero casa. Lo scorso anno ho avuto la possibilità, grazie Antonio (Pavanello, ndr), Marco (Bortolami, ndr) e FIR, di lavorare insieme al resto dello staff: questo consentirà di semplificare il mio inserimento in un ambiente nuovo. In questo periodo ho capito la professionalità della società e l’ambizione. Sono convinto di essere nel miglior club d’Italia e non vedo l’ora di poter dare il mio contributo per continuare a stare tra le migliori squadre d’Europa».

Due allenatori italiani 

MacRae e Wilkins, oltre a Marcato e Costanzo, lo staff del Benetton unisce territorio e internazionalità: «Siamo molto soddisfatti di poter inserire nello staff tecnico due allenatori italiani che hanno già dimostrato di saper lavorare con grande competenza e passione – dice il direttore generale Antonio Pavanello -. Questa scelta risponde a una duplice visione: da un lato, garantire un equilibrio tra le diverse nazionalità all’interno dello staff tecnico, valorizzando le professionalità italiane; dall’altro, premiare due giovani coach che si sono distinti per i risultati ottenuti e per la loro capacità di far crescere i talenti emergenti e valorizzarne il potenziale».

«Salvatore, allenando Mogliano, ha già avuto di lavorare intensamente con diversi giocatori facenti parte del nostro gruppo allargato; discorso analogo vale per Andrea che, collaborando sin dalla passata stagione all’interno del nostro staff, ha avuto la possibilità di inserirsi, assimilarne i meccanismi e familiarizzare con i giocatori. Inoltre, entrambi conoscono a fondo i valori di questo club, avendone fatto parte per diversi anni, e siamo certi che, con il loro impegno e le loro capacità, contribuiranno a far maturare ulteriormente il progetto della società».

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso