Batticuore Rinaldi «Sarò emozionato ma voglio vincere»

TREVISO. Centoventi partite e 1.101 punti non si dimenticano. Soprattutto se appartengono alla carriera di un giocatore speciale, pieno di qualità: ragazzo a modo, generoso, simpatico e bravo. Non per nulla è stato capitano. E chi se lo dimentica il suo urlo sulle locandine della campagna abbonamenti? Tommaso Rinaldi, 33 anni il 15 febbraio, domani sera alla presentazione sentirà i cori e la standing ovation del Palaverde e ricorderà quanto Treviso gli abbia voluto bene nelle tre stagioni passate qui. Poi ognuno per sé: lui cercherà di far vincere Jesi e la De’ Longhi tenterà di dargli un dispiacere. Ma prima e dopo per Tommy stima ed amicizia immutate. «Lo spero…», scherza lui, «naturalmente in questi tre anni sono successe tante cose ed il legame con Treviso è ancora molto forte: sono curioso di vedere cosa succederà».
Proprio nessun rimpianto per un divorzio inaspettato?
«Penso sia stata la scelta giusta e dunque nessun rimpianto, solo tantissimi bei ricordi che senz’altro mi verranno in mente appena entrerò in campo».
Ma in partita finirà davvero tutto o il batticuore resterà?
«Mentirei se dicessi che è una partita come tutte le altre, è evidente che quando inizierà la partita un po’ di emozione ci sarà. Ma non solo da parte mia, di tutti. Poi però cercherò di fare del mio meglio per cercare di vincere: in campo è logico che siamo tutti avversari».
Dovrai affrontare Bruttini e Brown, magari Antonutti...
«Davide lo conosco bene, ci ho giocato assieme una stagione a Veroli nel 2012-13, ultimamente l’ho anche sentito. Con Antonutti sono stato ad un raduno della nazionale, sarà una bella sfida. Come sarà bello e curioso ritrovare Fantinelli e Negri, sono gli unici rimasti assieme allo staff, che saluterò con grande piacere».
TvB è ottava dopo 4 vittorie di fila: come mai?
«È dipeso molto dall’handicap di non aver avuto finora la squadra al completo, squadra che oltretutto era molto rinnovata: bisognava trovare la quadratura del cerchio, ora queste 4 vittorie di fila sono il viatico perché il girone di ritorno vada sicuramente meglio. Ecco, magari non avrà battuto degli squadroni ma vincere aiuta a vincere, e so soprattutto che contro di noi per la prima volta quest'anno sarà al completo, per cui c'è da immaginare che saranno ancora più vogliosi di fare una buona prestazione in un ambiente carico di fiducia».
E voi? Vi presentate dopo aver seppellito la Fortitudo.
«E Marques Green si è subito inserito bene, con l’umiltà dei grandi campioni, e ci sta dando una bella mano. Veniamo lì sapendo che passare al Palaverde è dura, ma giocheremo senza grossi pensieri. E nonostante qualche alto e basso siamo in linea con le aspettative, il nostro obiettivo è entrare nei playoff».
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