Violentata bimba di dieci anni

Santa Lucia, aggredita al parco: sospetti su un nordafricano
20061106 VIOLENZA SESSUALE BAMBINI FOTO SIMBOLO VIOLENZA MINORI 20061106 - PONTEDERA - PISA - CRO - PEDOFILIA: AUMENTO DENUNCE, MAGGIORANZA REATI IN FAMIGLIA. Una immagine simbolica della violenza sui minori. La pedofilia e le violenze sessuali sui minori restano reati in prevalenza 'familiari', anche se Internet ha contribuito ad aumentare le possibilita' di adescamento. (FRANCO SILVI/ )
20061106 VIOLENZA SESSUALE BAMBINI FOTO SIMBOLO VIOLENZA MINORI 20061106 - PONTEDERA - PISA - CRO - PEDOFILIA: AUMENTO DENUNCE, MAGGIORANZA REATI IN FAMIGLIA. Una immagine simbolica della violenza sui minori. La pedofilia e le violenze sessuali sui minori restano reati in prevalenza 'familiari', anche se Internet ha contribuito ad aumentare le possibilita' di adescamento. (FRANCO SILVI/ )
Violentata una bambina di dieci anni. E’ accaduto mercoledì pomeriggio a Santa Lucia di Piave. La bimba era uscita di casa da sola per giocare ai giardinetti. Quando è tornata dopo un’oretta non ha detto nulla alla mamma e al papà. Verso le 19 è poi andata dai genitori affermando di avere fortissimi dolori al basso ventre. All’ospedale la diagnosi: è stata violentata. Immediata la denuncia ai carabinieri che hanno iniziato a battere a tappeto tutta la zona.


La bimba, in lacrime, ha poi raccontato quanto le è accaduto durante il pomeriggio mentre si trovava fuori casa. Secondo la descrizione della bimba, ancora confusa, il violentatore sarebbe uno straniero.


Sono le 16 di mercoledì quando la bambina esce di casa da sola per andare a giocare, come fa sempre, ai giardini pubblici vicino alla sua abitazione. I genitori non si preoccupano. Torna a casa poco prima delle 19 senza dire nulla a mamma e papà che non si accorgono di nulla. La bimba è sconvolta, ma probabilmente è paralizzata dalla paura. I dolori fisici però sono troppo forti. Si avvicina al papà e gli fa capire che c’è qualcosa che non va. Si tocca la pancia dicendogli di avere fitte al basso ventre. I genitori, preoccupati, decidono di portarla immediatamente al pronto soccorso per una visita. I medici, dopo un primo controllo, però non hanno dubbi: dicono ai genitori che la bimba ha avuto da poco rapporti sessuali completi. Troppo evidenti i segni nelle parti intime che sicuramente non si devono riscontrare su una bambina di appena dieci anni. Sul corpo però non vengono riscontrati segni di violenza. Particolare questo che lascia perplessi i medici: se da una parte infatti è indiscutibile che la bimba è stata vittima di violenza carnale, dall’altra è veramente strano che non ci siano ematomi sulle braccia o sulle gambe. Immediata la telefonata alla caserma dei carabinieri per avvisarli della violenza carnale sulla bambina. In ospedale viene fatto arrivare anche uno psichiatra infantile per interrogare la bimba che ancora non ha confessato quanto le è accaduto solamente poche ore prima. Sottoposta a diverse domande, alla fine è crollata in un pianto dirotto e ha detto di essere stata violentata da uno sconosciuto. Ha poi descritto quanto le è accaduto poco prima mentre era fuori casa da sola. A questo punto le è stata anche chiesta una descrizione dell’uomo che aveva incontrato nel tardo pomeriggio ai giardinetti. Ma qui le sue parole si sono fatte confuse. La bimba avrebbe infatti detto di essere stata avvicinata da una persona che non parlava italiano.


Gli uomini dell’Arma hanno quindi iniziato a perlustrare la zona a caccia del brutale violentatore. Questi dovrebbe essere di origine nordafricana e sui trent’anni. Massimo comunque il riserbo da parte delle forze dell’ordine su un fatto così drammatico. I militari dell’arma, secondo quanto si è appreso, stanno cercando di ricostruire quanto raccontato dalla bambina. Durante la nottata tra mercoledì e venerdì sono state sentite diverse persone, soprattutto extracomunitarie, viste gravitare nella zona indicata dalla ragazza. Ma gli investigatori avrebbero già stretto il cerchio attorno ad uno straniero con precedenti legati alla violazione della legge Bossi-Fini. La bambina è stata poi sottoposta ad ulteriori esami più approfonditi. E i medici non hanno potuto che confermare quanto precedentemente detto ai genitori. Dimessa poco più di un’ora dopo essere entrata al pronto soccorso, è tornata a casa. Ovviamente la bimba è rimasta molto scossa per quanto accaduto e, con ogni probabilità, verrà affidata alle cure di specialisti per aiutarla a superare il trauma. Le forze dell’ordine sono allarmate perché in questo caso non si tratta di una molestia, ma di una violenza sessuale ai danni di una bambina di appena dieci anni. Il timore è che uno stupratore si sta aggirando liberamente per il Coneglianese. Per cui i carabinieri hanno messo in piedi una vera e propria caccia all’uomo. A complicare però il loro lavoro c’è la descrizione fatta dalla bimba. Troppo confusa sull’aspetto dell’uomo. Ma stupisce anche che non siano state riscontrate da parte dei medici tracce di violenza sul corpo della bambina.


Purtroppo però non è la prima volta che fatti del genere accadono nella Marca. Ed è per questo che le forze dell’ordine hanno alzato il livello di attenzione sul territorio. Ma quanto accaduto mercoledì a Susegana non può che spaventare i trevigiani che ormai devono trovarsi tutti i giorni a dover fare i conti con una criminalità sempre più violenta e con sempre meno scrupoli. Lascia senza parole che questa volta la vittima sia una bambina di appena 10 anni. Le forze dell’ordine sono al lavoro da ormai ventiquattrore per dare un volto allo stupratore. Con ogni probabilità la bimba sarà anche riascoltata nelle prossime ore per cercare di ottenere dettagli ancora più precisi sul suo assalitore che al momento ha fatto perdere completamente le tracce. Diversi gli immigrati, regolari e non della zona, già interrogati. Nessuno di questi avrebbe però fornito descrizioni decisive per l’individuazione del colpevole di un gesto tanto orribile ed efferato.

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