Sconti Pedemontana contabilizzati dopo tre giorni, la Regione assicura: «Normali tempi tecnici»
Le riduzioni per il trasporto locale valgono per tratte inferiori ai 25 km, con il telepass e non nei weekend

A una settimana dall’applicazione degli sconti sulla superstrada Pedemontana veneta non è ancora possibile fare un bilancio sull’impatto che il provvedimento ha avuto su traffico e introiti. E c’è un piccolo giallo: lo sconto viene contabilizzato in ritardo, perché nell’immediatezza del pagamento la tariffa risulta intera.
La promozione
È bene ricapitolarlo: lo sconto del 60% si applica solo dal lunedì al venerdì, solo ai veicoli leggeri dotati di sistema di telepedaggio e solo, appunto, per tratte non superiori ai 25 chilometri, al massimo due volte al giorno. Oltre che sui pannelli a messaggio variabile lungo il tracciato e in prossimità dei caselli, è in atto anche una massiccia campagna pubblicitaria della Regione su carta stampata e social.
L’obiettivo dichiarato è far aumentare il traffico locale, tanto che la forte riduzione del pedaggio riguarda solo i tratti interni alla Spv e non si applica quando il percorso comprende anche la A27 ad est, la A31 e la A4 ad ovest.
I malintesi
Non tutti gli utenti hanno però compreso il messaggio: c’è chi pensa che lo sconto si applichi solo ai primi 25 km del viaggio, chi ritiene che riguardi tutte le categorie di veicoli, chi pensa di approfittarne nel fine settimana. Dell’errore ci si accorge una volta arrivata, normalmente il giorno dopo, la notifica sulla propria app: il prezzo applicato è quello consueto, al 100%.
Ma più di qualche sospetto è venuto anche a chi rientrava pienamente nei criteri di applicazione dello sconto. Già da martedì 11 marzo, il giorno dopo l’entrata in vigore del provvedimento, sono fioccate le chiamate e le mail al servizio clienti di Spv, accompagnate anche da una sequela di messaggi sui social e nelle chat. Il prezzo applicato era rimasto quello ordinario, con grande sconcerto degli utilizzatori.
La tempistica
A onor del vero la pagina dedicata alle agevolazioni sul sito ufficiale di Spv specifica con scritta in colore rosso che «lo sconto sarà visibile nei giorni successivi al transito». La stessa cosa la ripetono gli operatori del call center. Rivolgendosi agli utenti ribadiscono che servono «alcuni giorni, forse due o tre» per far applicare lo sconto.
La riduzione in effetti arriva e viene riportata col segno “meno” in corrispondenza di data e orario del transito su cui viene applicata.
Per il tratto Montebelluna-Loria si passa così, come da tabella regionale, a 1,68 euro anziché 4,20. Ma ci sono voluti tre giorni interi per vedere la sottrazione, un tempo forse lungo per sistemi elettronici e di calcolo che dovrebbero essere precisi e tempestivi. Potrebbe allora succedere, a chi ha fatturazione mensile, di pagare un prezzo superiore al quale poi solo il mese dopo si applica il conguaglio.
La regione: «Lo sconto c’è»
La Regione puntualizza sul tema, chiedendo agli utenti di non preoccuparsi: «Anche il pagamento non avviene nell’immediatezza, con il telepass, avviene a momento della fatturazione: il rendiconto iniziale non viene subito incassato – spiega Marco d’Elia, direttore infrastrutture e trasporti – Il telepass deve fare verifiche sul rispetto delle restrizioni, ovvero il limite massimo delle due tratte e dei 25 chilometri. Lo sconto ha bisogno di tempi tecnici, l’attività di controllo è necessaria».
Anche per questo la Regione insiste con campagne di informazione per spiegare ogni dettaglio: l’obiettivo è di portare il traffico locale sulla Pedemontana. —
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