Scivola nella trituratrice, maciullato
Tragedia a Follina. L’infortunio è avvenuto all’allevamento Corazzin a Talponada. La vittima è Giampietro De Conto, 50 anni, di Miane

DORO FOLLINA AZIENDA AGRICOLA CORAZZIN follina azienda agricola corazzin
Dramma del lavoro a Capodanno. Teatro dell’infortunio l’azienda agricola Corazzin: la vittima è Giampietro De Conto, 50 anni, residente a Miane. L’uomo è caduto tra gli ingranaggi dell’impastatrice agricola con la quale stava lavorando, è morto maciullato. L’incidente è avvenuto tra le 9 e le 11 del primo dell'anno. A fare il macabro ritrovamento il padre Domenico. Giampietro De Conto, dipendente dell’allevamento di buoi da moltissimi anni, si era recato ieri mattina, come di consueto, sul posto di lavoro, per sfamare gli animali.
Aveva acceso la macchina impastatrice e l’aveva posizionata vicino alla montagnola di foraggio coperto da un telone. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, salito sul cumulo per spostare probabilmente il telone o il foraggio stesso, avrebbe perso l’equilibrio andando a finire tra gli ingranaggi del macchinario. Sarebbe morto sul colpo, dilaniato dall’impastatrice. La drammatica scoperta l’ha fatta il padre Domenico, che, preoccupato perché non aveva visto il figlio fare ritorno a casa, si è recato all’azienda Corazzin poco dopo le 12. Il furgoncino bianco di De Conto era parcheggiato, la macchina agricola in funzione, ma nessuna traccia dell’uomo.
Il padre, insospettitosi, ha allertato subito i carabinieri di Cison. Con loro sono intervenuti l’elisoccorso di Treviso e i vigili del fuoco di Vittorio Veneto. Solo dopo qualche ora, con l’intervento degli ispettori dello Spisal - sul posto anche il responsabile della sede di Conegliano, Giovanni Moro - è stato possibile accertare quanto accaduto. Le operazioni per il recupero del corpo fatto a pezzi di De Conto si sono protratte fino a sera. Accertate le cause e le dinamiche sono stati avvistati i parenti della vittima che, in un primo momento erano stati allontanati dal luogo dell’accaduto. «Una vicenda - conferma il sindaco di Follina, Marcello Tomasi accorso sul posto - spaventosa ed estremamente drammatica per tutti, ma soprattutto per la famiglia della vittima». L’uomo, 50 anni, risiedeva in via Puccini 34 a Campea. Viveva solo nella sua abitazione adiacente a quella dei genitori Domenico e Angelina Casagrande. Il fratello Silvano, invece, poco distante con la moglie. Sconvolti per quanto accaduto non sanno darsi una spiegazione.
Quell’operazione De Conto la svolgeva quotidianamente. Agricoltore da sempre, era avvezzo all’utilizzo di macchinari agricoli. Oltre a lavorare all’azienda Corazzin, coltivava insieme al fratello gli appezzamenti di terreno di proprietà della famiglia. Da più di vent’anni era dipendente di Corazzin, da pochi lavorava nell’allevamento di via Ligonto. Come ogni mattina, anche ieri si trovava sul posto di lavoro per dar da magiare ai buoi dell’allevamento. Il dramma si è consumato senza testimoni, in quel momento non c’erano infatti altri dipendenti al lavoro. L’uomo, salito sul grumo di foraggio alto tre metri e coperto con un telone bianco di plastica bloccato da copertoni d’auto, sarebbe scivolato direttamente tra i denti fatali dell’impastatrice agricola. Il macchinario in funzione, agganciato al trattore posizionato vicino al mucchio, era pronto per ricevere il foraggio e trasformarlo in cibo per buoi. Per De Conto non c’è stato scampo, una volta scivolato è stato risucchiato dal meccanismo e fatto a pezzi. E’ dunque un grave incidente sul lavoro a balzare alla cronaca in questa apertura d’anno. L’ennesimo di una lunga serie che ha caratterizzato il 2007. Vittima questa volta un 50enne agricoltore di Campea, lavoratore instancabile ed esperto nel settore agricolo. E si riapre anche la questione, irrisolta, della sicurezza sul posto di lavoro.
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