Schianto contro un platano a Villarazzo: muore a 17 anni

Giallo sull’incidente in scooter costato la vita ad Alberto Gazzola. Stava tornando a casa a Godego. E' stato soccorso due automobilisti. Ancora dubbi sulle cause e la dinamica dell’incidente: un errore di guida, un malore o un’auto pirata le ipotesi considerate
Alberto Gazzola
Alberto Gazzola
CASTELFRANCO.
Contro un platano con lo scooter. E’ morto così nella notte tra mercoledì e giovedì in via Valsugana, a Villarazzo, Alberto Gazzola, 17 anni, di Castello di Godego. Tornava a casa dopo una serata trascorsa con gli amici a Castelfranco. Un malore, un guasto o la spinta di un’auto pirata? La polizia stradale sta indagando. La famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi.


La tragedia poco prima dell’una di notte. Alberto si ritrova mercoledì dopo cena con alcuni amici al bar Wish Cafè in piazza a Castello di Godego. Sono circa le 21. Quattro chiacchiere in compagnia, poi si decide di andare a Castelfranco in scooter. Alberto, che ha diversi amici nella città murata, si trova con loro in un locale. La serata procede regolarmente. E’ passata da poco mezzanotte e mezza quando Alberto con il suo booster Mbk blu si dirige verso casa. Obbligatorio il passaggio lungo la regionale 245, la strada che da Villarazzo sale verso Godego. Alberto viaggia da solo, indossa il casco. Improvvisamente, poco dopo il centro di Villarazzo, all’altezza del cartello km 36+400 metri, perde il controllo del mezzo. Tutto accade in un attimo.


Il ragazzo si schianta contro uno dei platani a lato strada. L’impatto è violentissimo. Alberto batte la testa, viene scaraventato a terra con forza e perde i sensi. Il motorino si spezza in due. Non si sa esattamente per quanto tempo il giovane sia rimasto inerte a terra privo di sensi, sdraiato a fianco al suo veicolo. Ad accorgersi di lui due automobilisti di passaggio. Si sono fermati e hanno chiamato i soccorsi. Immediato l’arrivo dell’ambulanza. Il ragazzo viene caricato nel mezzo, ma spira nel tragitto verso l’ospedale.


Un tragico incidente su cui ora sta indagando la polizia stradale di Vittorio Veneto, arrivata sul posto per i rilievi. Rimane ancora da capire come mai il ragazzo, che stava viaggiando da solo, abbia perso il controllo dello scooter. Un malore, una fatalità? Per il momento non si esclude nessuna pista, nemmeno quella di un urto con un pirata della strada, che però sembra l’ipotesi meno probabile. La famiglia di Alberto è stata avvertita immediatamente e si è precipitata nella notte al Pronto soccorso. Solo lì ha appreso la tragica notizia.


Ieri, a casa Gazzola, in via Papa Giovanni XXIII, 38 c’è stata una processione di amici e parenti. «Sappiamo che era andato a Castelfranco per trovarsi con alcuni amici - spiega affranto il padre, Renato - stava tornando a casa quando è successo. Di più ancora non sappiamo. Abbiamo già autorizzato l’espianto di tutti gli organi e dei tessuti rimasti intatti». Si attende ora il nulla osta dell’autorità giudiziaria per fissare la data dei funerali. Ieri in paese la notizia è circolata rapidamente. Tutti sono sconvolti per la perdita di un ragazzo generoso, amato dall’intera comunità. «Saremo vicini alla famiglia Gazzola - ha detto il sindaco Francesco Luison - saremo presenti per dare loro tutto l’aiuto possibile».

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