Scarcerati per i ritardi della Procura, i rapinatori di nuovo in arresto. Uno ai domiciliari
Sono stati riarrestati lunedì mattina a Vittorio Veneto e a Conegliano i rapinatori che hanno colpito a Santa Maria di Sala, Refrontolo e Massanzago

Sono stati riarrestati i due rapinatori di Vittorio Veneto e Conegliano, che erano usciti dal carcere per il ritardo nella trasmissione del fascicolo tra le Procura di Treviso e Venezia. Lunedì mattina i carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Venezia, che ha, in questo modo, riportato dietro le sbarre il 46enne di Conegliano, mentre è ai domiciliari un 56enne di Vittorio Veneto. Entrambi erano stati arrestati il 21 marzo, dopo avere rapinato una tabaccheria a Santa Maria di Sala. Ai due vengono attribuite – oltre ad una complice solo denunciata – anche le rapine messe a segno il 2 marzo al Belmarket di Refrontolo (Treviso) e il 14 marzo a Zeminiana di Massanzago (Padova), ai danni di una tabaccheria.
L’arresto del 21 marzo venne eseguito dai carabinieri a Cordignano, appostati all’uscita dell’A28 La banda stava tornando da Santa Maria di Sala dove poco prima in una tabaccheria, con il volto travisato con passamontagna e armati di pistola e coltello avevano messo a segno la rapina. Avevano immobilizzato con fascette in plastica e spinto in un ripostiglio il titolare 47enne , riuscendo a rubare dal registratore di cassa circa 1.800 euro.
Dopo l’arresto però il pasticcio tra le Procure. La Procura di Treviso avrebbe infatti dovuto trasferire il fascicolo a quella di Venezia per competenza, dove il Gip avrebbe dovuto confermare l’arresto per i due rapinatori. Ma da Treviso quel fascicolo è partito tardi, e ci ha messo più di due settimane ad arrivare a Venezia via posta. Scaduti i termini quindi i due rapinatori erano stati scarcerati.
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