Rifiuti spiaggiati e mareggiate sul litorale si contano i danni

Il conto è oltre cinque milioni ma è destinato a salire Erose tonnellate di sabbia sullla costa veneziana si è abbattuta la furia del mare

JESOLO

I conti sono solo all’inizio. Perché questa è stata la prima mareggiata che ha già cancellato le spiagge di Cortellazzo e della Pineta a Jesolo, di Eraclea Mare. Anche Cavallino Treporti ha subito danni, con Caorle e Bibione. Sulla costa veneziana il mare si è mangiato fino a 300 mila metri cubi, rovesciando tonnellate di rifiuti. I costi supereranno i 5 milioni di euro. Jesolo è la più colpita, con 130 mila metri cubi erosi. Le polemiche sono già infuocate: «Abbiamo speso 50 milioni di euro in questi decenni per perdere la spiaggia», dice Rodolfo Murador di Sinistra per Jesolo «tutti hanno ora capito che i pennelli in roccia perpendicolari non servono, ci vogliono i murazzi, quelli paralleli».

In Regione Erika Baldin (M5s) chiede l’attivazione di opere infrastrutturali e stop alle semplici, inutili e costose camionate di sabbia dopo ogni mareggiata. Martedì pomeriggio il vice governatore del Veneto Gianluca Forcolin, accompagnato dai consiglieri di Lega Nord e Scelgo Jesolo, ha fatto un primo sopralluogo sulla spiaggia di Jesolo. «Fortunatamente non ci sono stati danni alle persone come in altre zone del territorio regionale» hanno commentato «è chiaro che in questo momento va data massima priorità alle zone in cui ci sono popolazioni a rischio per i danni e le inondazioni, verso le quali c’è la nostra assoluta solidarietà unita a un ringraziamento per tutti coloro che in questi due giorni hanno lavorato per garantire la sicurezza e stanno operando per riportare presto la situazione sotto completo controllo, ma, successivamente bisognerà prevedere interventi di supporto ai quattro pontili già realizzati nel corso dello scorso inverno dalla Regione. Contestualmente sarà necessario prevedere un aiuto straordinario per ripulire il nostro prezioso arenile delle montagne di detriti portati a valle dal Piave e dal Sile, prima di programmare gli interventi necessari per poter assicurare un nuovo apporto della sabbia erosa nella zona della pineta».

Il rifiuto spiaggiato è l’altro grande problema, come spiega il consigliere delegato alle spiagge per Veritas, Gianni Dalla Mora. «Ai primi di settembre con il G20 delle spiagge è partito un progetto di gestione dello spiaggiato che coinvolge tutte le 7 spiagge della costa veneta, da Bibione a Sottomarina, 85 km di litorale» spiega «lo scopo è definire assieme a tutti gli attori in campo, dalla Regione Veneto, alla Città Metropolitana, al Consiglio di bacino ambiente, ai Comuni interessati, società di gestione, Veritas ed Asvo, una procedura il più possibile unitaria che attualmente non c’è. Lo scopo è definire un protocollo operativo che abbia come obiettivi il contenimento dei costi, il mantenimento della sabbia in loco e il maggior recupero possibile del rifiuto. Il tutto deve essere formalizzato attraverso un accordo di programma». —



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