Pestaggi e risse, 19 tifosi sotto inchiesta

VENEZIA. Tutti tifosi della stessa squadra di calcio, il Venezia, ma quelli del «Gate 22» fanno riferimento al Centro sociale Rivolta e sono di sinistra, mentre quelli dei «Vecchi Ultrà» sono di destra, addirittura neonazisti, visto che nelle loro case poliziotti e carabinieri hanno sequestrato nelle perquisizioni di ieri oltre a spranghe e tirapugni, anche bandiere con la svastica e la croce celtica e uno striscione, c’era scritto: «Dopo Lampedusa? Casa tua!!!» firmato V.F.S., cioè «Veneto Fronte Skinheads». E per tutto lo scorso anno se le sono date di santa ragione: la divisione tra i due gruppi è ideologica, hanno spiegato il questore Vincenzo Roca e il colonnello comandate dei Carabinieri Massimo Masciulli. Agenti della Digos e militari del Nucleo operativo hanno lavorato assieme per mesi, pedinamenti e intercettazioni, con una «collaborazione perfetta» e in «assoluto coordinamento» ha sostenuto ieri il procuratore della Repubblica Luigi Delpino durante la conferenza stampa. Ieri mattina, sono scattati i provvedimenti, 19 in tutto: otto hanno l’obbligo di dimora nel loro comune (sette appartengono al gruppo di sinistra, uno a quello di destra), e 11 l’obbligo di presentazione due volte alla settimana alle stazioni dei carabinieri più vicini a casa (otto sono di sinistra, tre di destra).
Questi i loro nomi: per il «Gate 22» sono finiti sotto inchiesta Matteo Zangrando (detto Zanzego), 29 anni di Marcon; Emanuele Spinola, 37 di Mestre, Alessando Simion (detto Cita), 30 di Mestre, Andrea Sartorato (detto Missile), 33 di Marghera), Roberta Bocalon, 46 di Mestre, Fabio De March, 23 di Preganziol, Enrico Agostini, 25 di Favaro, Marco Barbiero, 37 di Marghera, Paolo Bolis, 21 del Lido, Jacopo De Santis, 24 di Venezia, Guglielmo Dei Rossi (detto Gulli), 28 di Spinea, Antonio Fantinelli, 28 di Venezia, Matteo Pavan, 30 di Marghera, Filippo Pirolli, 27 di Zelarino, ed Elena Roccato, 34 di Chioggia; per i «Vecchi Ultrà» Marco Miglioranzi (detto Lupo), 22 anni di Eraclea, Bruno Frison, 34 di Favaro, Andrea Miglioranzi, 24 di Eraclea, e Andrea Vianello , 34 di Mestre.
Le accuse sono di concorso in tentato omicidio per due di loro, quindi rissa aggravata, lesioni e porto abusivo. Tre gli episodi finiti sotto la lente di ingradimento degli investigatori della Polizia e dei Carabinieri. Il 22 gennaio dello scorso anno, in via Garibaldi, dopo la partita con l’Union Quinto, una trentina di aderenti al «Gate 22» se la prese con uno dei «Vecchi Ultrà» causandogli ferite e lesioni giudicate guaribili in 21 giorni. Qualche sera dopo, il 31 gennaio in via Tevere a Mestre, dopo un breve colloquio all’interno del bar «K2», i due gruppi si scontrarono in una vera e propri guerriglia urbana; sassaiole, scoppi di petardi e scontri con le spranghe.
Quella sera il fratello di Zangrando, Giacomo, riportò una ferita con uno sfregio al volto permanente. Anche i fratelli Miglioranzi riportarono lesioni. Infine, il 21 ottobre 2012, il fatto più grave accaduto in piazzale Roma e per il quale pochi ore dopo era finito in manette con l’accusa di tentato omicidio Matteo Zangrando, che è ancora agli arresti domiciliari. Dopo la partita Venezia-Mantova un gruppo di tifosi di «Gate 22» aggredì i fratelli Miglioranzi dei «Vecchi Ultrà» e Andrea venne colpito con un colpo di martello alla testa che gli provocò la frattura cranica e numerosi giorni di coma.
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