Bloccati sulla parete delle Tofane, tre alpinisti recuperati all’alba dopo dodici ore

Complesso intervento di soccorso nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 luglio sulla via Costantini - Apollonio reso ancora più complicato dal maltempo. Uno degli scalatori era volato causando il cedimento della sosta dove erano in attesa i due amici

L'intervento dei soccorritori sulla Tofana
L'intervento dei soccorritori sulla Tofana

A dodici ore dalla richiesta di aiuto, dopo una notte di manovre impegnative a 2.800 di quota metri sulla parete della Tofana di Rozes, alle 6.30 di oggi, lunedì 21 luglio,  si è concluso il recupero di tre alpinisti rimasti bloccati ieri a 8-9 tiri dalla fine della via Costantini - Apollonio.

I tre scalatori milanesi di 29, 40 e 56 anni, si trovavano all'altezza del 15° tiro - l'ultima parte impegnativa della via dentro camini, prima che degradi su tiri più facili - quando il primo di cordata era volato senza per fortuna farsi male. La sua caduta aveva però causato il cedimento della sosta e i tre amici erano stati costretti a fermarsi e a lanciare l'allarme, assicurandosi alla parete con dei friend.

Il recupero

Con l'incertezza del maltempo in arrivo e il posizionamento provvisorio della cordata, Falco ha fatto subito un primo tentativo di recupero, vanificato dalla parere strapiombante e dalle nuvole. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha quindi imbarcato due tecnici del Soccorso alpino di Cortina per tentare un secondo avvicinamento, salvo lasciarli poi in quota, sullo Spigolo del Pilastro, il più vicino possibile alla verticale del punto dove si trovavano i tre alpinisti.

Alle 21 circa, Falco ha infine portato in quota altri 3 tecnici, compreso un soccorritore della Guardia di finanza, lasciati a maggiore distanza rispetto agli altri, che con due tiri di corda hanno raggiunto i colleghi sulla sosta che avevano attrezzato per le calate.

Ecco il recupero degli alpinisti bloccati sulla Tofana

Un'ottantina di metri in tutto di discesa superati tra corde fisse e calate, fino a che il soccorritore più in basso è riuscito a parlare con i tre, a raggiungere il primo di cordata e ad assicurarlo, per poi risalire scalando con lui e a far salire i due compagni alla prima sosta utile attrezzata, dove l'elicottero di Trento, arrivato verso mezzanotte, ha tentato di avvicinare con un verricello il tecnico di elisoccorso.

Purtroppo la vicinanza della parete e il buio sono stati il deterrente che ha costretto l'equipaggio a fermarsi e a rientrare in base. Mentre il soccorritore e i tre alpinisti proseguivano la scalata, sopra veniva predisposta un'altra sosta in un punto agevole e sicuro per l'elicottero, che però alle 3 non è potuto decollare a causa del temporale imperversante sopra Trento.

Alle 4.30, sotto la pioggia, soccorritori e scalatori sono usciti dalla via. Anche lungo la traccia di rientro verso il Giussani sono state poste delle corde fisse sui tratti più esposti e ripidi. Al gruppo, seguito passo passo dal campo base via radio, sono quindi andate incontro le jeep, che li hanno riportati al Rifugio Dibona questa mattina alle 6.30.

Le immagini del recupero

 

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