Pedemontana veneta, Zaia: «Strada strategica, performa meglio di altre infrastrutture a Nord Est»
Zaia risponde alle polemiche sulla reale fruizione della superstrada a pagamento: «Traffico in aumento, anche per quanto riguarda i camion. E’ un grande passante alto per il Nord Est»

«La Pedemontana veneta va bene ed anzi sta già performando meglio di tante altre infrastrutture stradali dell'area del Nordest». Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha risposto alle polemiche sulla reale fruizione dell'infrastruttura che collega la A27 all'altezza di Spresiano con la A4 all'altezza di Montecchio.
«A guardare i numeri non possiamo che essere soddisfatti», ha spiegato Zaia, «Ogni giorno incassiamo dalla Pedemontana più di mezzo milione di euro di pedaggi, con tutto della scontistica del 60% fino a 25 km proposto da marzo 2025. Il traffico dei veicoli equivalenti è cresciuto da gennaio 2023 a maggio 2024 del 141% mentre tra maggio 2024, quando l'infrastruttura è stata connessa con l'A4, a maggio 2025 l'incremento è stato del +18,5%. E a maggio 2025 il traffico dei veicoli equivalenti è stato di oltre 21 mila 600 veicoli giorno, meglio della Valdastico, della Udine-Tarvisio e così via».
«Anche sul piano dei veicoli pesanti l'incremento è stato notevole e i volumi massimi registrati a maggio superano di gran lunga le 6.100 unità, con un incremento che ci conferma che l'infrastruttura è una via strategica per lo sviluppo di un'area tra le più industrializzate del Nord Italia», ha concluso Zaia, «Il collegamento tra A27 e A4 fa della Pedemontana un grande passante alto per il Nordest, di fatto una quarta e una quinta corsia dell'arteria di traffico più importante del Nord Italia com'è la A4».
Nessuna preoccupazione neppure per l'impatto a breve termine sul bilancio regionale dei costi di una Pedemontana attualmente in fase di ramp-up pure a fronte della notizia, di marzo 2025, secondo cui la Corte dei Conti ha indicato in quasi 50 milioni di euro di disavanzo nei primi mesi di vita dell’infrastruttura.
«Abbiamo una concessione di 39 anni e il piano industriale prevede, per fine percorso, l'ottenimento di un utile complessivo», spiega il presidente della Regione Veneto, «Nel frattempo il breakeven tra costi e introiti è previsto al nono anno di attività e non abbiamo dubbi che i risultati, già notevoli, saranno raggiunti per lo meno nei tempi previsti».
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