A Padova diagnosi precocissime per il tumore al polmone

Operata una donna di 75 anni a cui era stato scoperto un nodulo sospetto durante un accesso al Pronto soccorso per una caduta. Subito la tac, la conferma della diagnosi e l’intervento.  La paziente non è stata sottoposta a terapie chemio o radio

L'ingresso del Pronto soccorso dell'Azienda Ospedale-Università di Padova
L'ingresso del Pronto soccorso dell'Azienda Ospedale-Università di Padova

Individuare il tumore del polmone prima che diventi sintomatico: è possibile, a Padova, con la diagnosi del tumore del polmone in fase precoce, con l'utilizzo delle sale operatorie ibride, che permettono Tac o strumenti di imaging ancora più efficaci direttamente sul tavolo operatorio, fondendo la fase di diagnosi a quella di intervento chirurgico.

«L'imaging del torace viene fatta sempre più frequentemente» spiega Paolo Spagnolo, direttore della Unità organizzativa complessa di Pneumologia dell'Azienda Ospedale Università di Padova. «è importante individuare i noduli neoplastico, e fare diagnosi precoce, se il nodulo è piccolo spesso si può rimuovere con esiti molto positivi sulla sopravvivenza del paziente. Ora è possibile individuare noduli periferici rispetto ai bronchi che poi vanno campionati. Lavorando in team, tra anestesista, pneumologo, endoscopista e chirurgo, si riesce a intervenire con diagnosi precoci e mininvasive che permettono poi un tempo di degenza molto più breve».

La prima paziente

La prima paziente che ha usufruito di questa nuova tecnica è una donna 75enne, non fumatrice, operata anni fa per un tumore mammario. A seguito di una visita approfondita al pronto soccorso per una caduta, la Tac total body ha evidenziato un nodulo polmonare sospetto. In sala ibrida il sospetto della Tac è stato confermato: la paziente è stata nelle settimane successive operata, dopo una diagnosi con biopsia contestuale all'esame diagnostico. Sta bene e non è sottoposta ad alcuna terapia nè radio nè chemioterapica.

«Le sale ibride dell'ospedale di Padova sono state una delle progettualità più importanti a partire dal 2023, che hanno impegnato l'azienda ospedaliera per 12 milioni, ma per quantità e qualità abbiamo fatto un salto di qualità, con oltre 900 interventi nel 2024, di cui 12 di chirurgia toracica»,  spiega il direttore generale dell'azienda ospedaliera università di Padova Giuseppe Dal Ben, «Quest'anno andremo oltre al migliaio di interventi totali. Questo tipo di sala operatoria, utilizzata in primis dalla chirurgia vascolare, si allargano poi anche ad altre specialità, con l'intervento di squadre interspecialistiche»,

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