Operazione “Petrolio dorato”: traffico illecito di oli esausti, 22 indagati e due aziende coinvolte

Al centro dell’indagine un sistema illegale di raccolta e commercio di oli vegetali esausti, rifiuti molto richiesti per la produzione di biodiesel.

Operazione dei carabinieri di tutela ambientale
Operazione dei carabinieri di tutela ambientale

Operazione dei Carabinieri per la Tutela Ambientale, partita da Venezia con il supporto di diversi reparti dell’Arma, compresi gli elicotteri del Nucleo di Pontecagnano.

Al centro dell’indagine, denominata “Petrolio dorato”, c’è un sistema illegale di raccolta e commercio di oli vegetali esausti, rifiuti molto richiesti per la produzione di biodiesel.

L'inchiesta, avviata nel 2021 e conclusa nel 2022, ha ricostruito le mosse di un gruppo che, attraverso società formalmente regolari, ha ottenuto profitti milionari gestendo e rivendendo questi materiali in modo illecito.

Risultano indagate 22 persone e 2 aziende. Le accuse comprendono associazione a delinquere, traffico illecito di rifiuti, falsificazione di documenti e abuso d’ufficio. Le attività contestate si sono svolte in Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige e Campania.

Il caso ha anche una dimensione internazionale. Gli indagati avrebbero avviato attività economiche in Grecia e Spagna e mantenuto rapporti commerciali con Austria, Belgio, Ungheria, Bulgaria, Slovacchia, Malta e Libia.

Per questo motivo è intervenuta anche Europol.

Le autorità hanno disposto misure cautelari per 11 persone: 5 sono finite agli arresti domiciliari, 3 sono sottoposte all’obbligo di dimora e altre 3 non possono assumere incarichi in imprese del settore ambientale. Sono stati inoltre sequestrati i beni e le strutture operative delle due aziende coinvolte.

I Carabinieri stanno eseguendo 17 perquisizioni personali e domiciliari. In parallelo, hanno avviato 17 ispezioni ambientali negli impianti dove avviene la raccolta e il trattamento degli oli esausti.

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