Operaio muore in fabbricaLo Spisal: "Serve l’autopsia"

Agostino Furlan, 50 anni di San Polo, è morto durante un turno notturno alla Vetri Speciali di Ormelle. La causa della morte potrebbe essere stata un infarto. Ma la presenza di una lesione al capo lascia aperta l’ipotesi dell’incidente
L’ingresso dell’azienda «Vetri speciali» di Ormelle
L’ingresso dell’azienda «Vetri speciali» di Ormelle
ORMELLE. Un collega lo ha trovato esanime, con la testa fratturata ed il volto riverso sul binario della navetta, che carica i bancali di bottiglie, alle 2 di ieri mattina. Agostino Furlan, 50 anni, era riverso sul pavimento con il volto sanguinante, nel reparto confezionamento della Vetri Speciali srl, in via Stadio ad Ormelle. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di San Polo.


Il direttore dello stabilimento, Enzo Biasini, è stato svegliato nel cuore della notte ed è ritornato in vetreria. Gli uomini dell'Arma stanno propendono per «la morte accidentale su soggetto cardiopatico»: in sostanza avrebbe avuto un infarto e sarebbe caduto a terra, con le braccia spalancate, battendo il volto sul binario.


«Agostino aveva molta esperienza - spiega Biasini - era stato assunto circa 30 anni fa. Il suo compito era quello di sistemare le bottiglie nell'alveare sopra il bancale. Poi doveva azionare la navetta, che avrebbe caricato il bancale con 640 bottiglie e trasportato nel forno ad aria calda, per l'imballaggio sottovuoto con il nylon».


Partita la navetta, lui stava riponendo un altro bancale vuoto sul percorso per ricaricarlo. Agostino è stato trovato 40 centimetri dietro la navetta, con il volto sul binario. Avendo un radar, la navetta si era bloccata, perché aveva sentito la presenza del corpo. Per rispetto, la produzione è rimasta bloccata per quattro ore, dalle 2 alle 6 di mattina».


Nella vetreria la notte scorsa lavoravano 16 dipendenti, 12 dei quali nel reparto dov'è avvenuta la tragedia. Sul posto, ieri è giunto anche Osvaldo Camarin, direttore generale del gruppo che, oltre allo stabilimento di Ormelle, comprende quelli di Pergine e San Vito. Il gruppo è detenuto al 50% dalla Owens-Illinois e al 50% dal Gruppo Marzotto. Intanto si attende l'autopsia, che potrà far luce sulla sua morte e non è escluso l'infortunio. Agostino Furlan non era sposato e viveva con l'anziana madre Agnese Minetto in via San Martino a San Polo. Lascia anche la sorella Angela ed il cognato Maurizio Destro.

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