La magistratura del Venezuela indaga anche per sequestro

La Procura venezuelana ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per sequestro, sulla scomparsa del bimotore Transaven il 4 gennaio al largo di Los Roques. Sul velivolo viaggiavano la famiglia Durante, altri quattro turisti italiani, un turista americano, uno svizzero e 6 venezuelani, fra cui pilota e copilota. Lo comunica la Farnesina, dopo l’incontro con i familiari dei passeggeri decollati dall’aeroporto di Maiquetia e mai arrivati a Los Roques.
PONZANO TV 20080126 In foto la famiglia durante CADE AEREO BIMOTORE NEL MAR DEI CARAIBI DIRETTO ALLE ISOLE ARCIPELAGO LOS ROQUES IN VENEZUELA. DISPERSI DIECI TURISTI E UNA FAMIGLIA DI PONZANO COMPOSTA DA PAOLO DURANTE, BRUNA GUERNIERI E LE FIGLIE SOFIA ED EMMA VIOLA. (GUEST/2008)
PONZANO TV 20080126 In foto la famiglia durante CADE AEREO BIMOTORE NEL MAR DEI CARAIBI DIRETTO ALLE ISOLE ARCIPELAGO LOS ROQUES IN VENEZUELA. DISPERSI DIECI TURISTI E UNA FAMIGLIA DI PONZANO COMPOSTA DA PAOLO DURANTE, BRUNA GUERNIERI E LE FIGLIE SOFIA ED EMMA VIOLA. (GUEST/2008)
Se tutti gli elementi obiettivi e fattuali a disposizione, in primis l’autopsia sul copilota, «inducono a confermare l’ipotesi dell’incidente», come dice le nota, restano aperte altri ipotesi. Dove sono Paolo Durante, Bruna Guernieri, le piccole Emma e Sofia e gli altri scomparsi? In fondo al mar dei Caraibi, intrappolati nel bimotore? O sono stati rapiti?

 

Le autorità venezuelane non escludono alcuno scenario, forse per le molte denunce sorte sul caso, anche dai familiari dei dispersi italiani. Tra gli elementi acquisiti e documentati nella nota della Farnesina, una nuova simulazione del volo, sotto la guida dell’Unità di Crisi della Farnesina.

 

Il sistema radar dell’aeroporto di Caracas poteva seguire le tracce dell’aereo solo entro le 35 miglia nautiche; non esiste una registrazione vocale delle comunicazioni radio, ma solo un rapporto scritto delle conversazioni fra velivoli e controllori. Di qui l’impossibilità di definire il punto di presunto impatto aereo in mare.


Il documento del ministero degli esteri, se da un lato alimenta speranze nelle ricerche («Caracas vuole proseguire le ricerche nell’area del preseunto impatto, dotandosi dei mezzi per proseguirle a profondità più elevate, oltre i 1000 metri») dall’altro ribadisce le difficoltà («impossibile delimitare il punto preciso dell’impatto, inoltre è complessa la morfologia del fondale»): previsti tempi lunghi.


E il giallo sulla morte del copilota? Roma conferma: il medico legale Morella Quintana ha stabilito dopo l’autopsia che Osmel Avila è morto il 4 gennaio, per «trauma toracico e lacerazione cardiaca», e non è dunque rimasto vivo per giorni.

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