La furia del vento su Caselle di Altivole

Cinque case scoperchiate in via Carrodoro
Una delle case scoperchiate
Una delle case scoperchiate
Le raffiche di vento hanno sferzato le contrade di Caselle. Cinque minuti d’inferno. E cinque le abitazioni scoperchiate. Subito, a due mesi di distanza, si è materializzato l’incubo di Vallà di Riese. Una pioggia intensa e un forte vento hanno battuto via Carrodoro.


Sul posto subito il sindaco Silvia Rizzotto e i vigili del fuoco che sistemato dei teli sui tetti. Tutto è successo alle 18 di ieri. «Un uragano, tanto breve quanto violento», spiega Angelo Visentin. E’ sua l’abitazione più danneggiata. Il vortice di acqua e vento ha sferzato via Carrodoro, dove vivono i Visentin. Oltre ad Angelo, nella via abitano anche Pio e Gabriele, tutti imparentati fra loro. «Ho sentito le finestre sbriciolarsi, i vetri della serra di mio figlio sono saltati contemporaneamente: è stata rasa al suolo in un attimo».


Ricordi troppo freschi, che bruciano. Il figlio di Angelo Visentin gestisce una fioreria in centro a Riese, proprio davanti la chiesa. Non hanno atteso i soccorsi. I Visentin si sono rimboccati le maniche e hanno cominciato a riparare i danni. Subito avvertita, il sindaco Silvia Rizzotto si è precipitata in via Carrodoro, tenendo aperto un collegamento telefonico con il presidente della Provincia, Leonardo Muraro. Sul posto anche i vigili del fuoco Castelfranco e Montebelluna. A Caselle sono arrivati anche i volonari della Portezione civile coordinati sul posto dall’assessore provinciale Mirco Lorenzon.


Le tegole delle abitazioni colpite sono volate dappertutto, fortunatamente senza provocare feriti. Un grosso pino che si trovava nel giardino di Pio Visentin è stato divelto ed è piombato sulla strada danneggiando la recinzione. I pompieri sono stati chiamati comunque in altre zone di Altivole sempre per tagliare piante e liberare la sede delle strade ostruite. Ma con il disastro di ieri si è rimessa in moto la macchina della solidarietà. «Avevamo dei teli, dei sacchi di sabbia, altro materiale che non era stato utilizzato dopo la tromba d’aria di Vallà - riferisce il sindaco di Riese, Gianluigi Contarin -. Perciò li abbiamo messi a disposizione del comune di Altivole». I pompieri hanno provveduto a sistemare i teli sui tetti delle abitazioni colpite per permettere alle famiglie di poter rientrare al più presto. Negli occhi dei Visentin le immagini recenti di Vallà. E la stessa disperazione. Tre sono le case abitate dai Visentin, una è un costruzione, la quinta non è abitata da tempo. Tutte sono state scoperchiate, un camino divelto, le tegole disseminate sul cortile e sui campi dintorno. Danni anche alle colture della zona, peraltro già colpite due mesi fa. Non c’è ancora un bilancio dei danni. Oggi in municipio un summit con il sindaco per decidere il da farsi.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso