INQUINAMENTO Si allarga il blocco delle auto Montebelluna, Conegliano, Oderzo
Dopo Treviso pronti anche Montebelluna, Conegliano e Oderzo. Domenica 28 febbraio a piedi, mercoledì l’ordinanza. Da decidere gli orari: 9-17 o 10-18. Il solo a remare contro in giunta rimane il vicesindaco Gentilini

TREVISO
. Blocco totale del traffico del 28 febbraio in tutto il capoluogo, in giunta mercoledì approderanno due ipotesi orarie: dalle 9 alle 17 o dalle 10 alle 18, ma non è escluso che si possa anche scendere al di sotto delle 8 ore di stop. E non è solo Treviso a prepararsi al blocco anti-smog deciso dai capoluogi della pianura padana: anche le giunte degli altri Comuni capomandamento della Marca si riuniranno per decidere se partecipare o meno alla grande domenica a piedi.
Quanto alle deroghe al blocco, il giro di vite dovrebbe risparmiare (oltre alle forze dell’ordine) solo le emergenze sanitarie e chi domenica prossima deve andare al lavoro. Ma sono tutti dettagli che il settore Ambiente di Ca’ Sugana, diretto da Paolo Pierobon, metterà nero su bianco a partire da domani insieme all’assessore all’Ambiente Vittorio Zanini. Due giorni di lavoro, per poi approdare mercoledì in giunta con una bozza di blocco anti-smog che il sindaco Gobbo con gli altri assessori approverà così com’è oppure modificherà in parte. Resta il fatto che, alla vigilia del summit, il solo a remare contro appare essere il vicesindaco Giancarlo Gentilini. Eppure è stata fondamentale la presenza del Comune di Treviso venerdì scorso al grande summit anti-smog organizzato a Milano dai sindaci Letizia Moratti e Sergio Chiamparino, titolari della proposta di coinvolgere tutti i capoluogi del nord Italia nella domenica a piedi fissata per il 28 febbraio. Un segnale forte al governo Berlusconi, affinché appronti una serie di iniziative contro l’allarme polveri sottili.
Ca’ Sugana si prepara a fare la sua parte. E gli altri grandi Comuni trevigiani? La maggior parte dei sindaci è favorevole all’iniziativa. Anche chi, come Maria Gomierato di Castelfranco, solo per motivi di tempo non riuscirà ad allestire lo stop al traffico. Le giunte di Conegliano del sindaco Alberto Maniero e quella di Pietro Dalla Libera (Oderzo) decideranno invece domani il da farsi. Comunque vada, hanno deciso di discutere dell’iniziativa che coinvolgerà la pianura padana. Unico ostacolo: organizzare lo stop in meno di una settimana.
E lo stesso farà la giunta montebellunese di Laura Puppato: «Speriamo di riuscire a chiudere al traffico almeno il centro storico - dice la Puppato - Ma sia chiara una cosa: i sindaci prendono l’iniziativa preoccupati per la salute dei loro cittadini, a fronte di un governo di centrodestra che ha tolto tutti i fondi stanziati a suo tempo dal centrosinistra per bike sharing, car-pooling e le altre iniziative per ridurre lo smog». Unico sindaco a remare nettamente contro, quello di Vittorio Veneto, il leghista Gianantonio Da Re: «Noi siamo in alto, non ci arrivano le polveri sottili, abbiamo l’arietta frizzantina del Fadalto. E quindi non ha alcun senso creare disagi alla gente quella domenica, a chi va a feste e compleanni, per una idea che comunque ritengo inutile e inefficace».
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