Bancomat fatto esplodere nel Bergamasco: due veneti tra i fermati

Vasta operazione dei Carabinieri: uno degli indagati è stato arrestato in un campo nomadi di Vedalgo (Treviso), mentre un altro pluripregiudicato in una villa a Galliera Veneta (Padova)

Un’auto dei carabinieri
Un’auto dei carabinieri

Una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo ha portato all’esecuzione di quattro fermi nei confronti dei presunti responsabili del furto con esplosivo avvenuto all'alba dello scorso 25 maggio ai danni di un istituto di credito a Sarnico (BG).

L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, si è svolta nella notte tra il 28 e il 29 maggio e ha interessato ben sette province: Bergamo, Brescia, Treviso, Padova, Vicenza, Savona e Alessandria. Nel corso del blitz sono stati eseguiti numerosi decreti di perquisizione, che hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei quattro fermati.

Gli indagati, tutti già noti alle forze dell’ordine, sono stati bloccati in momenti e luoghi diversi. Il primo, un pregiudicato del 1990, è stato arrestato a Vedelago (TV), nel campo nomadi dove risiedeva. Il secondo, pluripregiudicato per reati gravi tra cui furti esplosivi e detenzione di armi clandestine, è stato fermato in una villa a Galliera Veneta (PD). Il terzo, anch’egli con un lungo curriculum criminale comprensivo di concorso in omicidio e rapina a mano armata, è stato intercettato in un parcheggio a Desenzano del Garda (BS), mentre stava per salire a bordo di un’Audi S6. Infine, il quarto componente del gruppo, inizialmente irreperibile, si è presentato spontaneamente la mattina del 4 giugno al Comando Provinciale di Bergamo, accompagnato dal proprio legale.

Durante le perquisizioni sono stati sequestrati oltre 16 mila euro in contanti, gioielli, orologi, attrezzi da giardino e motocicli di probabile provenienza illecita, nonché ricetrasmittenti, passamontagna, attrezzi da scasso e targhe clonate.

In particolare, in un box di Costa di Mezzate (BG), i Carabinieri hanno trovato una Volkswagen Golf GTI con targa clonata identica a quella rilevata dalle telecamere della banca colpita. All'interno dell'auto, è stata rinvenuta la carcassa di un bancomat distrutto dall’esplosione, che si sospetta possa essere quello sottratto a Sarnico. Sempre nel bagagliaio, sono stati trovati tre ordigni artigianali del tipo “marmotta”, pronti all’uso, e due già utilizzati, destinati a un possibile riutilizzo. Gli esplosivi, contenenti circa 600 grammi di polvere pirica compressa, sono stati messi in sicurezza dagli artificieri di Milano e successivamente fatti brillare in una cava a Zandobbio (BG).

L’operazione ha coinvolto oltre 80 militari dell’Arma, supportati anche dal Nucleo Elicotteri di Orio al Serio. Le indagini proseguono per verificare l’eventuale coinvolgimento dei fermati in altri furti analoghi e reati contro il patrimonio avvenuti di recente in provincia di Bergamo.

L’indagine è ancora nella fase preliminare e per tutti gli indagati vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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