In Veneto si potrà essere mamme fino a 50 anni
Polemica per una delibera della giunta regionale: si parla già di "effetto Nannini"

VENEZIA. Mamme a 50 anni con la fecondazione assistita ed a carico del Servizio sanitario nazionale. Sarà possibile in Veneto, grazie ad una delibera regionale che ha appunto 'esteso' la possibilità di tali trattamenti alle cinquantenni. E c'è già chi lo definisce 'effetto Nannini', riferendosi alla celebre cantante diventata mamma a 54 anni.
La decisione non ha mancato di suscitare polemiche, con esponenti del mondo scientifico che sottolineano come le chance di ottenere una gravidanza in donne over-40 siano limitate ed esponenti dell'opposizione in Veneto che chiedono il ritiro del provvedimento. Ma per il sottosegretario alla Salute Francesca Martini e l'assessore veneto alla Sanità, Luca Coletto, si tratta di una ''scelta di civiltà''. D'altronde, la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita (pma), precisano i giuristi, non prevede limiti d'età per tali tecniche, ma fa riferimento ad una ''età potenzialmente fertile''.
DELIBERA VENETO, SI' MAMME A 50 ANNI CON PMA: Alle donne fino ai 50 anni è garantito l'accesso alla fecondazione assistita nell'ambito del sistema sanitario nazionale, ovvero gratuitamente eccetto che per il pagamento del ticket sanitario (mentre per gli uomini il limite è a 65 anni). Lo prevede una delibera approvata dalla giunta regionale. La delibera pone anche un limite al numero dei tentativi: tre o quattro a seconda della tipologia di fecondazione usata. L'età limite per le donne, in un primo tempo, era fissata a 43 anni. Il provvedimento prevede inoltre una dettagliata relazione
preliminare da parte di uno specialista curante che attesti le reali possibilità di una gravidanza nella donna.
MARTINI E COLETTO, SCELTA DI GRANDE CIVILTA': Una scelta di ''civiltà e attenta alle aspettative di molte donne'': così il sottosegretario alla salute Francesca Martini ha commentato la delibera. E l'assessore alla sanità veneta Luca Coletto sottolinea come, pur tenendo conto delle ragioni scientifiche che indicano un drastico calo delle possibilità di successo per una gravidanza dopo i 43-44 anni, si sono considerate le ''ragioni umane che tengono conto dell'aumento delle aspettative
di vita e di conseguenza del fatto che l'aspirazione alla maternità è forte nelle donne anche in età più avanzata''. Coletto ha inoltre annunciato che porterà i contenuti della delibera all'attenzione del coordinamento degli assessori alla sanità delle Regioni, da lui presieduto, "perché si apra un ragionamento ed un dibattito sulla questione, mentre anche a livello governativo se ne sta discutendo".
BIANCO (ORDINI MEDICI), CONDIZIONE E' EFFICACIA INTERVENTO: Nessuna preclusione alla possibilità di effettuare interventi di fecondazione assistita anche a donne fino a 50 anni, ha commentato il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) Amedeo Bianco, ''ma la condizione di base è che si tratti di interventi di comprovata efficacia e non, invece, di procedure che rientrano solo in una 'medicina dei desideri'".
IN VENETO OPPOSIZIONE CHIEDE RITIRO DELIBERA: Ritirare la delibera: lo chiedono Claudio Sinigaglia (Pd), vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio Veneto, e Diego Bottacin (gruppo misto), esponente di Verso Nord. I due consiglieri di opposizione hanno anche chiesto che l'assessore Coletto ne discuta con la commissione regionale Sanità. Per i due esponenti la delibera è incoerente con le premesse scientifiche, che argomentano le possibilità di successo della fecondazione artificiale individuando, per le donne, il limite dei 43 anni.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video