Il parcheggio dell'ex vigile col "permesso" taroccato

L'ex vigile, ora in pensione, parcheggia col finto permesso l'auto in un posto carico-scarico: sul cruscotto la carta intestata del comando (guarda la foto). Francesco Ferrero, per decenni in servizio al mercato, sorpreso da un cittadino che chiama la "tribuna", si difende: solo un verbale dimenticato.
PASSERINI TREVISO MACCHINA IN PARK CARICO E SCARICO VIA CORTESE AGENZIA FOTOGRAFICO FOTO FILM
PASSERINI TREVISO MACCHINA IN PARK CARICO E SCARICO VIA CORTESE AGENZIA FOTOGRAFICO FOTO FILM
"Venga qui: la vede quella Fiat Punto nel posto di carico e scarico? Da quell'auto è sceso l'ex vigile Ferraro. E sul cruscotto espone una specie di "permesso" del comando della polizia municipale. Lei è un giornalista? Verifichi, scriva".

Il probo cittadino ha l'aria arrabbiata. Probabilmente ha pagato sfilze di multe per divieto di sosta e ora si aspetta una qualche forma di giustizia.

 In effetti sul cruscotto, dietro il lunotto, spicca in bella vista, ripiegata, una carta con l'intestazione Comune di Treviso, Polizia municipale, con sopra scritto un numero di cellulare che fa parte del gruppo di quelli in dotazione ai vigili.

In effetti sull'auto risalirà, poi, l'ex maresciallo della polizia municipale Francesco Ferraro, in servizio fino a qualche anno fa e notissimo tra i commercianti, specie quelli del bi-mercato settimanale, dove coordinava e controllava il piazzamento dei banchi.

In effetti, il posto auto occupato dalla Punto è un rettangolo di via Cortese delimitato, inequivocabilmente, dalle strisce gialle del "carico e scarico".

Lì altri cittadini non potrebbero sostare, se non a rischio-certezza di multa. Sul luogo, comunque, mentre l'auto dell'ex è parcheggiata, non transita nessun vigile urbano. Il cittadino è nero, il cronista ha già chiamato il fotografo e annota rigorosamente tutto.

 Poi, naturalmente, verifica. Alla chiamata, a quel numero di telefono cellulare, non risponde nessuno.

Allora telefona a casa all'ex maresciallo Ferraro. Che replica: "L'auto lasciata in via Cortese? Sì, è la mia, ma si è trattato di una sosta breve". Certo, ma in uno spazio carico-scarico. "Sì, infatti, dovevo scaricare una cosa. Dovevo consegnare una cosa in un negozio. Ci avrò messo in tutto un quarto d'ora, non è stata davvero una cosa lunga".

 Resta da spiegare, in qualche modo, quella carta intestata "Comune di Treviso, Polizia municipale". "Quello non era un permesso, è una vecchia carta che ho tirato fuori e, per sbaglio, non ho rimesso dentro". Non è che per caso c'entra con l'incarico di coordinare ancora il mercato? "Quello non è un incarico municipale, ma una consulenza per Confesercenti. No, quella carta è un vecchio verbale di sopralluogo dimenticato in auto, niente più. Non è un permesso e non voleva esserlo. Ripeto, dovevo andare a consegnare una roba in un ufficio, mi sarò fermato al massimo un quarto d'ora".

 Resta da capire una cosa: se un vigile urbano, un ex collega di Ferraro, fosse passato da quelle parti, vedendo quel vecchio verbale avrebbe proceduto con la multa o no?  "Scusate - chiude Ferraro - ma questo probo cittadino aveva tempo da perdere o ha qualche motivo per avercela proprio con me?". 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso