Furto all'Usl 9, Zaia avverte "Non faremo sconti a nessuno"
Il governatore del Veneto interviene sul clamoroso furto all’Usl 9 che ha portato alla proposta di licenziamento di tre dirigenti amministrativi da parte del Direttore generale Claudio Dario. Intanto Laura Puppato (Pd) chiede una commissione d’inchiesta regionale sul software e sull’appalto alla società Sigma

Il governatore Luca Zaia col direttore generale dell'Usl 9 Claudio Dario
TREVISO.
"Non copriremo nessuno: chi ha sbagliato paghi". Il governatore del Veneto Luca Zaia interviene direttamente sul clamoroso furto all’Usl 9 che ha portato alla proposta di licenziamento di tre dirigenti amministrativi da parte del Direttore generale Claudio Dario.
Il presidente della giunta regionale non si fa pregare e alla richiesta di un commento sulla decisione del direttore dell’Usl 9 sibila: "E’ il minimo che potesse fare. Qualsiasi pubblico dipendente che si sporca le mani oppure non fa il suo dovere deve essere licenziato. Non servono comitati di garanzia. Questa è una grande e giusta causa. I cittadini hanno il diritto di avere certezze. Chi ruba deve andare a casa, chi non controlla a dovere pure".
Dichiarazioni di fuoco che assecondano la decisione del direttore generale dell’Usl 9 Claudio Dario di procedere al licenziamento di Mario Po’, Roberto De Nes e Luca Del Ninno, i tre dirigenti amministrativi dell’Usl a cui viene attribuita la responsabilità di non aver messo in atto tutti i controlli necessari ad impedire il clamoroso furto compiuto da Loredana Bolzan. Luca Zaia parla a Treviso nel salone dei Trecento, al termine della cerimonia di consegna delle onorificenze al merito della Repubblica che molte polemiche hanno provocato nei giorni scorsi: "Naturalmente - aggiunge cauto - bisogna attendere l’esito delle indagini giudiziarie, qualora siano accertate in via definitiva precise responsabilità, si dovrà procedere di conseguenza". Poi il suo portavoce aggiunge una sintesi che spiega il pensiero del governatore: "Non copriremo nessuno. A ciascuno le sue responsabilità. Massima trasparenza e fiducia nel lavoro della magistratura".
Rispetto al sistema informatico in dotazione a 23 Aziende sanitarie locali del Veneto, Zaia rinnova la fiducia nei giudici e nelle procedure amministrative che hanno portato all’individuazione della società mestrina Sigma quale partner informatico delle Usl: "La Regione ha fatto delle gare, noi riteniamo che tutto si sia svolto con assoluta correttezza e regolarità. Se la magistratura scoprirà eventuali responsabilità, ne prenderemo atto e agiremo di conseguenza. A ciascuno il suo lavoro, a ciascuno le sue responsabilità".
La sorte dei tre dirigenti è ora appesa alla decisione di merito del comitato dei garanti regionali: entro il 27 giugno Enrico Foffali, Antonio Alessandri e Massimo Donadini dovranno confermare o respingere la decisione di Dario. Il 'terremoto' nei palazzi della sanità veneta è appena cominciato. Un sisma che si svolge alla vigilia del probabile avvicendamento sulla poltrona di segretario generale della sanità finora occupata da Giancarlo Ruscitti, dato in partenza. Uno spoil system che fa comodo allo stesso Zaia, deciso a cambiare la squadra di manager che guidano la burocrazia regionale.
Argomenti:sanità
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