Fra Schumi e Pupo vince la solidarietà

PUCCI TREVISO GRAN PREMIO DELLA SOLIDARIETA TRIANGOLARE DI CALCIO CANTANTI-PILOTI-MEDICI, IN FOTO RUGGERI-PUPO-BARBAROSSA AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM
Né l’Inter, né tantomeno la Juve erano riuscite a far tanto. Ci volevano Michael Schumacher, Pupo e la Nazionale cantanti per il tutto esaurito del Tenni, vero vincitore del Gran Premio della Solidarietà. Quasi 10 mila i presenti, che hanno devoluto i 51.000 euro d’incasso in beneficenza. Il trofeo va ai piloti (l’altra squadra in campo era il Team Bosch). Ma l’applauso dello stadio è andato ai trevigiani stessi, che si sono ritrovati per un pomeriggio di sport e amicizia a cantare «Si può dare di più».
Il pluricampione del mondo è arrivato poco dopo le 18, in elicottero, guadagnandosi in extremis una maglia da titolare. Ma l’attesa del Tenni era cominciata ben prima, dall’apertura dei cancelli: bandierine, striscione e occhi sognanti in attesa di vedere i propri beniamini. L’inno della Nazionale cantanti è stato storpiato da mezza città, in coda sull’anello esterno, in «Si può dare di Put». Chi si è divertito più di tutti? Forse proprio Moreno Morello, l’inviato dandy di Striscia la Notizia che ha «condotto» la gara, prendendo in giro con ironia le due compagne d’avventura: Laura Barriales, ex conduttrice di Controcampo (che «sta con uno del team Bosch, il numero 9 Fanton» è il gossip di Morello); mentre si «scopre» anche Manuela Postacchini, da oggi in edicola decisamente meno vestita nel calendario 2009. Intrattengono il pubblico, intanto che cantanti e Team Bosch scendono in campo, sugli spalti sventolano le bandierine bianche distribuite dall’Ail.
Il primo protagonista è Pupo: il pubblico si esalta per una sua rimessa laterale manco avesse segnato in rovesciata; poi sono le scivolate di Paolo Belli, più rock che swing, a infiammare i fani. Barbarossa, che ha più fiato, lascia che sia Ruggeri a registrare l’attacco, con il trevigiano Dall’Armellina tra i pali. Subito una girandola di sostituzioni, mentre Morello esalta il Tenni: «Percussione di Pupo, sta spingendo sull’acceleratore». Ma poi Battaglia spara sulla traversa.
Ai rigori i cantanti si arrendono al Team Bosch. Arriva Michael Schumacher e il pubblico si infiamma, a caccia dei cappellini lanciati da Fisichella & C. Proprio il pilota romano mette il turbo, finchè Pupo - standing ovation per lui - non scardina la sfera dai piedi di Schumi. Segna Fisichella su lancio dell’ex ferrarista. Quindi il «cantante» Giorgio Fezzi - medico del Ca’ Foncello con un passato nel Brescia - si procura un penalty e poi lo realizza. Ai rigori prevalgono i piloti, con Schumacher a realizzare il rigore decisivo. Morello lancia la «ola», ed omologa un nuovo record: «54 giri, domani lo voglio scritto su tutti i giornali». Infine lo «spareggio» tra Team Bosch e piloti vede gli uomini a scacchi trionfare con un secco 2-0, Fisichella grande protagonista. «Senza la Nazionale cantanti non ci sarebbe Ematologia a Treviso» ha detto alla fine Teresa Pelos, presidentessa dell’Ail, stretta nell’abbraccio con Anna Mancini Rizzotti, presidente dell’Advar, Reneè Nardari della Fondazione Zanetti e Deborah Compagnoni di «Sciare per la Vita». Sono le quattro associazioni di volontariato che, con tutti i trevigiani, hanno trionfato nel Gran Premio della Solidarietà.
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