Il parrucchiere diventa chef: così pastine e cocktail diventano cure per i capelli
Fabio Cavalletto, titolare di Hair Gourmet a Padova, ha allestito una vera e propria cucina nel negozio: «Cacao, zenzero, spezie, erbe tintorie per rendere belli i capelli». E c’è anche il take away

Sembrano fette di torta o super cocktail cremosi, ma in realtà si tratta di vere e proprie terapie per i capelli, che le sapienti mani di Fabio Cavalletto, 49 anni, hair-stylist e titolare di “Hair Gourmet”, prepara in pieno centro a Padova, dentro il suo negozio di via San Fermo.
Grazie a una cucina attrezzata all’interno del salone, per primo nella città del Santo, ha dato vita a questa nuova filosofia: guardare al mondo della natura e della fitoterapia per curare e mantenere sani i capelli dei suoi clienti – uomini o donne che siano– utilizzando piatti preparati a puntino. Tanto che all’interno del negozio c’è una vera e propria cucina.
Cacao, zenzero, spezie, erbe tintorie e tanti altri ingredienti genuini, vengono miscelati come si fosse in ristorante stellato, con un risultato non solo bello alla vista ma curativo: «Sia chiaro – sottolinea l’esperto – non siamo qui per fare nessun tipo di show, ma per impegnarci in una professione che deve guardare alle pratiche naturali per produrre un profondo benessere per il capello», racconta Cavalletto.
L’idea di creare veri e propri piatti da “sfornare” e da applicare poi sulle teste della clientela, è nata qualche tempo fa, quando sempre più persone hanno cominciato a livello globale a manifestare allergie o problematiche al cuoio capelluto e in generale, a prediligere trattamenti puri, come quelli che si facevano una volta per far restare in salute la chioma.
«Ho studiato molto, fatto delle scelte controcorrente, mi sono chiesto come la mia professione potesse evolvere al meglio per diventare curativa e sostenibile, sia nei confronti del cliente che dell’ambiente. Sono quindi andato a vedere antichi ricettari, ma anche gli appunti delle nonne che sapevano utilizzare le erbe spontanee a fini terapeutici e curativi», spiega il parrucchiere, che in questa scelta ha coinvolto anche la moglie Linda: «Abbiamo deciso insieme di cambiare pelle per migliorarci e riuscire contemporaneamente a curare la capigliatura di chi ha sempre riposto estrema fiducia in noi».

Oggi la cucina decisamente speciale, è sempre attiva grazie alle sue piastre a induzione e il provetto chef Fabio, si destreggia come stesse preparando un piatto da stella Michelin: «Ci sono recipienti, alambicchi, burri naturali, bacche, erbe e polveri. Poi, in base alle necessità e ai trattamenti che andiamo a fare, decido come cucinare il tutto. Sicuramente il risultato di questi piatti qui in sede è scenico, ma c’è anche la possibilità per chi lo desidera di portare a casa le “pietanze” preparate al momento, come in una sorta di take away».
L’obiettivo del professionista è garantire la possibilità di trattamento anche tra le mura domestiche: «I capelli non sono solo belli, ma esprimono lo stato di salute di una persona ed essendo davvero importanti, vanno curati e nutriti. Penso che questa svolta super naturale, che ha alle basi anni di esperienza e studio, faccia sicuramente la differenza».
Il gourmet del capello, con tutto il suo staff, può andare decisamente fiero della sua iniziativa, la prima di questo genere in città: «Quando ho detto a tutti che avrei cucinato in negozio, mi hanno guardato sgranando gli occhi, specialmente quando ho iniziato poi ad acquistare piatti, bicchiere e stoviglie. Ora, a distanza di tempo, ogni azione preparatoria e l’atto stesso di cucinare è diventato un fatto naturale, come lo sono del resto tutti gli ingredienti che miscelo ogni giorno davanti agli occhi delle clienti».
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