Dersut Conegliano, disputata l’Espresso Italiano Champion: la sfida finale tra Wang e Cellizza

C’è chi ha partecipato per la prima volta, chi ci ha provato in diverse occasioni, chi è ritornato in semifinale dopo esserci stato nelle passate edizioni.

Tutti, baristi, appassionati del loro lavoro, amanti e profondi conoscitori del caffè, questa miscela che arriva in chicco da diverse parti del mondo per poi trasformarsi in bevanda nelle tazzine, in particolare, degli italiani.

La sfida

L’Auditorium Vincenzo Caballini di Sassoferrato nella nuova sede di Dersut Caffè in via San Giuseppe a Conegliano ieri pomeriggio ha accolto i dodici finalisti e la giuria composta da giudici tecnici, sensoriali e marketing.

Dopo il briefing tecnico sul funzionamento della macchina e dei macinini, tenuto dal Coffee Specialist Dersut Caffè, Daniele Bitto, la presidente della giuria, Annalisa Renzi, ha ricordato ai partecipanti le regole della competizione. Sotto esame, da parte dei giudici marketing, la capacità dei concorrenti di comunicare e, sotto il ticchettio del timer, di valorizzare il prodotto presentandosi e presentando la torrefazione che rappresentavano.

Già in questa prima fase iniziale l’emozione si è fatta sentire ma si è subito stemperata tra sorrisi e applausi di incoraggiamento. I giudici tecnici, invece, hanno valutato la capacità di lavorare in modo professionale, seguendo passo dopo passo i baristi nell’esecuzione dei 4 espressi e 4 cappuccini eseguiti secondo il disciplinare IEI che prevede regole ferree, dalla macinatura, all’utilizzo della macchina, dalla temperatura del latte al tempo di estrazione.

Tutto nell’arco di soli 11 minuti, nei quali è inclusa anche la pulizia della postazione e della macchina al termine della performance. Infine, in una stanza appartata, i 4 giudici sensoriali hanno valutato gli espressi e i cappuccini con il metodo IIAC – International Institute of Coffee Tasters.

Tra i concorrenti, Irina Xhelaj ha vissuto la competizione come una sfida con se stessa, per migliorare e continuare a crescere come barista. Tiziano Tarani e Eric Venturi hanno sottolineato che «questa gara si gioca su tecnica, precisione e sangue freddo, che sono anche doti che dovrebbe avere un barista, oltre alla alla capacità di accogliere i clienti e di farli sentire a proprio agio».

I finalisti 

Poi le considerazioni dei due finalisti. Per Tianyu Wang, giovane barista Dersut Caffè di Padova, la competizione è l’occasione per crescere e mettersi alla prova, mentre Luca Cellizza ha sottolineato come «il ruolo del barista meriti di essere riconsiderato e come questa competizione metta in luce l’abilità e la passione che servono per portare nel mondo un simbolo dell’italianità».

Giulia e Lara Caballini di Sassoferrato, che hanno ospitato l’evento nel nuovo stabilimento, sono orgogliose dell’altissimo livello tecnico che i contendenti hanno dimostrato oggi fin dal primo istante ed emozionate per la passione che tutti hanno dimostrato. Appuntamento ad oggi pomeriggio per la finalissima che decreterà l'Espresso Italiano Champion del 2025.