Cinque biglietti d’oro per visitare la Bottoli come nella Fabbrica di cioccolato
Il lanificio di Serravalle per questo Natale si è lasciato ispirare dalla storia di Willy Wonka: nascosti tra i prodotti acquistati ci sono cinque ticket per un’esperienza nello stabilimento

Cinque biglietti d’oro nascosti tra coperte, scialli, sciarpe e poncho di alto artigianato. In provincia di Treviso c’è una “Fabbrica di cioccolato” come quella di Willy Wonka. Cambia il tipo di prodotto ma non la magia. Per questo Natale, il Lanificio Bottoli 1861 nel borgo di Serravalle a Vittorio Veneto, si è ispirato ai magici Golden ticket del film e ha deciso di riporne alcuni nelle confezioni delle sue creazioni.
Un regalo dentro al regalo, che permetterà di scoprire una delle aziende più antiche della Marca, ambasciatrice nel mondo della lana fantasia, che da oltre un secolo e mezzo realizza tessuti che hanno conquistato stilisti del calibro di Giorgio Armani, Etro, Missoni.
Proprio come nella pellicola della favola, la famiglia Bottoli spalancherà le porte dell’azienda per una visita speciale.
«Abbiamo deciso di riportare la meraviglia ai giorni nostri, dando vita a un concorso ispirato allo spirito della Fabbrica di cioccolato, questa volta per far conoscere la nostra fabbrica della lana. Sarà un’esperienza pensata per far sorridere le famiglie, accendere la fantasia dei più piccoli e regalare agli adulti un dolce tuffo nei ricordi dell’infanzia» sottolinea l’imprenditore Ettore Bottoli.
I fortunati che incapperanno nel Bottoli Golden ticket saranno protagonisti di un tour inedito. Una visita tra telai e bobine di filati preziosi, ma avranno anche la possibilità di entrare in alcune stanze segrete, come l’archivio storico del lanificio, che risale ai primi del Novecento e di solito non è aperto al pubblico.
Ogni anno nella fabbrica accarezzata dal Meschio vengono inoltre sviluppati 2.500 disegni e prodotti 300 mila metri di tessuto simbolo del bello e del ben fatto “made in Veneto”. Prosegue Ettore Bottoli: «L’idea del Golden ticket ci è venuta grazie ai nostri clienti che, visitando lo stabilimento, lo hanno paragonato proprio alla Fabbrica del cioccolato poiché si tratta di un posto unico. Produciamo lana all’interno di un’ex caserma, siamo in un borgo medievale con rimandi alla Serenissima, aleggia un’atmosfera particolare. Non c’è niente più caldo della lana, con questa iniziativa vorremmo regalare un’emozione». —
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