Scappa dai carabinieri, finisce fuori strada e muore

Nel violento schianto, avvenuto in via Cervan, ha perso la vita Simone Stepich, 27 anni. L’auto su cui viaggiava, una Ford Fusion, è uscita di strada in curva a forte velocità, senza lasciare segni di frenata

Fabio Poloni
Il luogo dell'incidente
Il luogo dell'incidente

La fuga in auto dai carabinieri, forse dopo un tentativo di furto, di sicuro alla guida senza patente. L’uscita di strada a folle velocità e lo schianto contro un albero, poi su un lampione, terminando la carambola ruote all’aria. È di un morto e un ferito grave il bilancio del drammatico incidente avvenuto ieri nel tardo pomeriggio a in via Cervan, nella frazione castellana di Sant’Andrea oltre il Muson. A perdere la vita è stato Simone Stepich, 27 anni, residente a Castelfranco, passeggero nell’auto di sua proprietà ma guidata dal ferito, il cugino Michele Stepich, 37, mantovano di origini e residente a Lucca.

Il furto e la fuga

Secondo le prime ricostruzioni, i due stavano fuggendo in auto, una Ford Fusion, pare dopo essere stati sorpresi in un tentativo di furto a Treville, a un paio di chilometri dal luogo dello schianto mortale. Sarebbero stati proprio i proprietari dell’abitazione nel mirino del tentato furto a chiamare il 112, facendo scattare l’intervento dei militari dell’Arma e l’inseguimento. Ipotesi ancora da confermare, da parte dei carabinieri. Quello che è certo è Michele, già conosciuto alle forze dell’ordine, guidava senza patente perché revocata.

Lo schianto e i soccorsi

Non ci sono segni di frenata, l’auto è uscita di strada a causa della forte velocità in curva, finendo contro un pioppo e, dopo una carambola, abbattendo un palo dell’illuminazione. L’impatto non ha lasciato scampo a Simone Stepich. Gravi lesioni al collo invece per il cugino, trasportato con l’elicottero del Suem in ospedale a Treviso. A prestare i primi soccorsi è stata però una dottoressa che si trovava a un festa in casa di amici a poca distanza dal luogo dello schianto: udito il botto terrificante, i partecipanti alla festa sono usciti in strada e si sono trovati di fronte la scena agghiacciante.

Il luogo in cui è avvenuto l'incidente mortale a Castelfranco
Il luogo in cui è avvenuto l'incidente mortale a Castelfranco

La dottoressa ha subito constatato il decesso di Simone e ha prestato le prime cure al ragazzo ferito, che era ancora cosciente. L’ha anche ringraziata per l’aiuto, secondo quanto raccontato dalla donna. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e la polizia locale. La strada è rimasta a lungo chiusa al traffico per le operazioni di soccorso e poi per i rilievi dei carabinieri e l’arrivo del magistrato.

La pattuglia

L’auto dei due cugini, poco prima dello schianto, era transitata di fronte a una pattuglia dei carabinieri a forte velocità e commettendo diverse violazioni al codice della strada. In quell’istante è iniziato l’inseguimento, ma poco dopo la pattuglia dei militari si è trovata di fronte alla Ford schiantata e ribaltata. Non c’è stato alcun contatto tra gli inseguitori e l’auto della coppia in fuga, sottolineano i carabinieri.

Il testimone

«Ho sentito le sirene da casa, poco prima delle 18, durante l’inseguimento – racconta Daniel Nardello, un giovane testimone – Un mio amico mi ha parlato dell’incidente e siamo venuti a vedere, le forze dell’ordine avevano bloccato le strade. Abbiamo sentito parlare di un tentato furto a Treville, in una casa, e i residenti hanno chiamato i carabinieri: da lì è nato l’inseguimento. Il luogo del tentativo di furto dista circa un chilometro e mezzo da quello dello schianto mortale».

le misure restrittive

Michele Stepich, che era alla guida dell’auto, era sottoposto a libertà controllata con obbligo di firma in provincia di Lucca: non poteva trovarsi in questo territorio poiché aveva l’obbligo di non allontanarsi dal comune di residenza. A motivare la misura restrittiva sono dei precedenti a suo carico per furto e tentato furto commessi in Toscana: per lui era arrivata una condanna a due anni e quattro mesi di reclusione. In un’occasione era stato anche sorpreso a girare in bicicletta nonostante fosse agli arresti domiciliari.

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