Bitonci querela Puppato e Gomez

PADOVA. «Massimo Bitonci è l’emblema della nuova Lega Nord, che usa il razzismo e gli exploit mediatici per finire sulle pagine dei giornali e per far parlare di sé, anche se questo vuol dire sputare sopra la Costituzione, il buon senso e il rispetto per le altre fedi religiose».
È l’incipit dell’intervento che il 10 novembre la senatrice del Partito Democratico, Laura Puppato, ha pubblicato sul suo blog ospitato nell’edizione on line del “Fatto quotidiano”.
In particolare la senatrice Pd ha criticato la scelta del primo cittadino della città del Santo di non ricevere a Palazzo Moroni né l’ex ministro (ora europarlamentare) Cécile Kyenge né il console del Marocco.
L’intervento dell’esponente democratica non dev’essere per nulla piaciuto al sindaco di Padova (ed ex collega della Puppato sui banchi di Palazzo Madama), Massimo Bitonci.
Il quale ieri, è stato autorizzato dalla giunta comunale a proporre denuncia querela nei confronti di L.P. (della Puppato vengono indicate solo le iniziali) e del direttore responsabile della testata on line, Peter Gomez.
«In tale articolo l’autrice, a corredo del suo commento», si legge nella delibera, «ha formulato una serie di apprezzamenti ed utilizzato espressioni offensive e gravemente lesive del decoro e della reputazione del sindaco, nonché della sua rappresentanza politica».
Laura Puppato davvero non se l’aspettava. « Sono sorpresa», scrive la parlamentare, «dalla notizia di querela da parte dell’intera giunta del Comune di Padova. Ho semplicemente espresso una valutazione politica in merito ai comportamenti di Massimo Bitonci, in qualità di sindaco di Padova, una delle più importanti città. Chiunque segua la mia attività parlamentare non può che concordare che quanto detto da me sia perfettamente in linea con essa, ma la querela sembra solo avvalorare la mia tesi. Mi dispiace che il dibattito politico non piaccia alla giunta comunale di Padova, ma non mi fermerò certo per una presunta lesa maestà nei confronti di Bitonci. Ora in Veneto abbiamo un presidente, Luca Zaia, che muove causa allo Stato un giorno sì e l’altro anche e un sindaco, Massimo Bitonci, che addirittura fa causa ad una singola parlamentare, buon pro faccia a tutti loro. Al di là di questo desidero esprimere la mia solidarietà a “Il Fatto Quotidiano” e ai giornalisti che ci lavorano. Pur avendo spesso posizioni differenti, è sempre un atto molto triste quando, in una democrazia, dei politici querelano dei giornalisti». (c.bac.)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso