Giornalisti veneti per Gaza: «Stop al massacro di civili»
Articolo 21, Fnsi e Ordine dei giornalisti del Veneto manifestano a Venezia solidali alla popolazione bombardata dall’esercito israeliano. «Sono oltre 200 i giornalisti fotoreporter e cameramen uccisi nella striscia di Gaza. Una microscopica parte dei massacri cui assistiamo»

Striscioni e volantinaggio oggi, sabato 24 maggio, in Strada Nuova, a Venezia, in solidarietà nei confronti della popolazione civile di Gaza bombardata dall’esercito israeliano e degli oltre 200 giornalisti uccisi nell’ultimo anno e mezzo.
L’iniziativa è stata organizzata da Articolo 21 insieme a FNSI e Ordine dei giornalisti del Veneto. L’obiettivo è di tenere alta l’attenzione sulla grave situazione umanitaria. «Dall'inizio del conflitto, scatenato dal brutale attacco di Hamas», spiegano gli organizzatori, «sono oltre 200 i giornalisti fotoreporter e cameramen che sono stati uccisi nella striscia di Gaza dall'esercito israeliano.
Il loro numero supera quello dei colleghi morti dalla guerra civile americana in poi fino alla guerra in Iraq: 209 giornalisti uccisi, 390 feriti e 49 detenuti nelle carceri israeliane senza processo.
Molti dei nostri colleghi morti a Gaza sono stati assassinati con missili di precisione e droni dall'esercito israeliano, mentre facevano il loro dovere: spiegare ai lettori cosa succede veramente in una delle zone più abitate del mondo, 45 km quadrati con oltre 600 mila persone che non possono scappare da nessuna parte, che ora sono condannate a morire di fame.
Ma il massacro dei giornalisti è solo una microscopica parte dei massacri cui assistiamo a Gaza, massacri che vanno fermati e che i giornalisti devono testimoniare e raccontare al mondo».
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