Auto blu a Mario Po’, è bufera politica sull’Usl 8 di Montebelluna
Il direttore amministrativo dell’Usl 8 nel mirino. I consiglieri Flavio Bacchiega e Aldo Susan attaccano: ogni giorno va al lavoro da Motta di Livenza con la macchina di servizio guidata da Gianni Garbujo

Il direttore amministrativo dell’Usl 8 Mario Po’
MONTEBELLUNA.
Parte dal capoluogo montelliano la bordata contro le 'auto blu' dell’Uls 8, in particolare contro quella in dotazione a Mario Po’, il direttore amministrativo dell’Ulss 8, che ha come autista che lo porta di qua e di là ma soprattutto lo va a prendere e lo porta a casa a Motta di Livenza, una vecchia conoscenza della politica montebellunese: Gianni Garbujo.
Bordata Bacchiega-Susan.
La bordata porta la firma di Flavio Bacchiega, capogruppo indipendente dopo esserlo stato del Pne, e Aldo Susan, consigliere comunale di maggioranza. Quindi un’alleanza trasversale che sarebbe stata ben più larga se, a detta dei due, tanti amministratori avessero avuto il coraggio di levare anche la loro voce contro le auto blu dell’Uls 8 anziché sussurrare la loro contrarietà.
L’auto di Po’
Le auto, secondo l’indagine dei consiglieri, sarebbero due; una per il direttore generale, una per il direttore amministrativo, che all’Uls 8 è arrivato ancora con Redigolo ed è rimasto con Mason. il dottor Mario Po’, appunto, professionista apprezzatissimo ed efficiente, ma ora nel mirino.
"Non si può continuare a fare finta di nulla - hanno detto i due consgilieri - non è possibile che per fare una visita in ospedale si debba attendere così tanto tempo, non è possibile dover pagare salate prestazioni se si vuole averla in tempi veloci in regime di libera professione, non si può continuare a parlare di disavanzo della sanità e poi scoprire che un’auto va e viene da Motta di Livenza ad Asolo per portare avanti e indietro il direttore amministrativo".
Tanti viaggi a Motta.
Il direttore amministrativio abita, in effetti, a Motta di Livenza. Alla bordata l’Uls 8 ha replicato che non c’è alcun uso privato o improprio delle auto di servizio, ma sono impiegate solo per missioni e attività specifiche collegate alla professione, in pratica è previsto per dirigenti e dipendenti solo per assolvere ai compiti e alle funzioni loro assegnate.
Niente patente.
E poiché Mario Po’ pare non abbia mai voluto prendere la patente, per arrivare ad Asolo da Motta di Livenza quindi ha bisogno che qualcuno lo scarrozzi. Spiegazione che non va giù però a Flavio Bacchiega: "Posso capire se deve partecipare a qualche convegno o a qualche riunione ma per andare da casa al lavoro e viceversa no - dice - la spiegazione dell’Ulss 8 mi sembra sembra perlomeno faziosa. Può prendere il treno, la corriera, pagarsi un taxi, cambiare casa, fare quel che vuole per raggiungere il posto di lavoro, ma andare avanti e indietro da Motta di Livenza ad Asolo con l’auto di servizio mi sembra del tutto inaccettabile".
Garbujo autista.
A qualcuno è venuto il dubbio che nel mirino sia entrata la macchina di servizio utilizzata da Mario Po’, con la scusa di 'sparare' su chi la guida, più che sul direttore amministrativo. Ossia, che nel mirino ci sia Gianni Garbujo che, dopo essere entrato ed uscito un po' da tutti i partiti di centrodestra ed essersi candidato sindaco con sue liste alle ultime comunali, non gode certo delle simpatie della politica istituzionale montebellunese.
Uno spreco inutile.
"Non è per questo, certo ci sarebbe da vedere quanto viene a costare di carburante, di manutenzione, di tutte le altre spese che comporta, compresi gli straordinari che deve fare il personale dipendente dell’Ulss 8 per questo servizio e i conseguenti loro costi - spiega Flavio Bacchiega - però la nostra rabbia è legata proprio all’uso di questa cosiddetta auto blu anche nell’Uls 8. Sono risorse che si possono risparmiare o impiegare in modo più proficuo per la gente", conclude il consigliere comunale, che promette ancora battaglia.
Argomenti:sanità
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