In bici con Jovanotti: pioggia, poesia e pedalate tra la gente del Friuli

Il cantante in carovana per 140 chilometri da Sesto al Reghena a Tarvisio in atteso del concerto ai laghi. L’omaggio sulla tomba del poeta Pierluigi Cappello

Edoardo Anese e Viviana Zamarian
Il saluto di Lorenzo Jovanotti sotto la pioggia
Il saluto di Lorenzo Jovanotti sotto la pioggia

Le campagne friulane lo accolgono intrise di pioggia. «Certo che qui è proprio bello bello» dice. Sfreccia la bici di Jova sulla regionale 463 quando sono le 8.42. Alle spalle ha lasciato il ponte della Delizia, davanti a sé l’orizzonte del Medio Friuli.

La destinazione è certa, Tarvisio – dove domani alle 14, ai laghi di Fusine, ci sarà il concerto riservato ai soli ciclisti – ma ci si arriverà «navigando a vista» come ha fatto dalla partenza nella sua Cortona. Perché il viaggio di Jovanotti è sì, un’avventura. Fatta di incontri, di tanti incontri. È l’abbraccio della gente: «Grazie per la musica che ci hai regalato» gli dicono.

È l’orgoglio degli amministratori che gli raccontano il territorio mentre Jova resta incantato dall’Alpe Adria («Si merita il premio Nobel delle ciclabili»). È il sorriso di un bambino che gli chiede un autografo, la felicità di un abbraccio di chi lo segue da sempre e si ricorda quel concerto all’Arena Alpe Adria Lignano: anno 1997, alla radio impazzava Bella.

È la dedica a una mamma, Lisa, che ha dato alla luce la sua bimba sulle note di Ragazza magica. «Erano le 15.11 e Jova cantava trasformi il pomeriggio in un capolavoro» racconta. È la gioia di vederlo lì, con loro. Un viaggio di 140 chilometri da Sesto al Reghena a Malborghetto. Fatto di emozioni vere, belle. Pedalata dopo pedalata.

L’abbraccio di Sesto al Reghena

Per Sesto al Reghena l’arrivo di Jova è stato come “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”. È arrivato con la sua squadra all’hotel In Sylvis intorno alle 20 di mercoledì. Ad accoglierlo centinaia di persone. «La sua umiltà, la curiosità che ha dimostrato verso il nostro territorio e il sorriso che non gli ha mai lasciato il viso» rimarranno un ricordo indelebile per la città.

«Non è mai semplice prepararsi all’arrivo di un supervip – racconta la titolare della struttura Anna Vit –. Fin dal primo momento era come fosse di casa, camminava scalzo, abbracciava tutti. È stato incredibile». Terminata la sosta con i fan la corsa in cucina dalla chef Vania Cesco, con la quale ha preparato le uova alla Jova.

In viaggio con Jova, il suo ricordo sulla tomba di Cappello: "Uno dei più grandi poeti"

Seguo Jovanotti da tantissimo tempo – dice emozionata –. Averlo in cucina tra le mie pentole è stato un momento unico».

Su un tavolino, in mezzo alla folla, anche il sindaco Zaida Franceschetti. «Con discrezione mi sono avvicinata per salutarlo e chiedergli di scambiare due parole – riferisce –. Non ci ha pensato due volte. È una persona eccezionale, ti entra dentro la sua profondità e la curiosità verso ciò che non conosce. L’abbiamo omaggiato con un libro sulla storia del nostro borgo e dall’Abbazia, invitandolo a tornare».

Prima di andare a dormire, la cena assieme al suo team con del pesce fresco. Ieri mattina, verso le 7.15, la partenza alla volta del Friuli salutato da una cinquantina di persone che, dall’alba, si erano appostate fuori dall’hotel con la speranza di incontrarlo.

Tappa a San Daniele

Lo incontriamo lungo la regionale tra Codroipo e Sedegliano di buon mattino. Una sosta per cambiarsi la maglia zuppa di pioggia. «Siamo pronti alla salita!». E poi via riparte. Prima tappa a San Daniele. Si è seduto ai tavolini del Caffè Moderno per una pausa.

Tra uova alla Jova e il ricordo di Cappello, il nostro viaggio seguendo Lorenzo

L’itinerario è affidato al campione di ciclismo Paolo Bettini che, con l’ex commissario tecnico della nazionale di ciclismo su strada Daniele Bennati, dà un occhio al meteo. «Dai che la perturbazione è passata» dice. In piazza arriva l’assessore alle politiche sociali Daniela Cominotto: «È un onore averlo conosciuto».

Jovanotti le chiede se l’elegante palazzo che vede di fronte sia la sede del Comune. «Gli ho spiegato che è l’antica biblioteca Guarneriana e poi mi ha chiesto se sono un bravo assessore» svela divertita.

Il cantante riparte. «D’ora in avanti si sale verso Fusine, ci aspetta molta salita ma tu non guardare mai la cima tu fai una pedalata alla volta, direzione Gemona» dice a Maria Vittoria Griffoni, la “cheffa”, sua cuoca personale.

Lungo la ciclabile e pausa pranzo

Pedala Jova – con lui ci sono anche l’osteopata Federico “Fred” Morini e Augusto “Gus” Baldoni, imprenditore nel settore della bici – a grande ritmo e resta incantato dalla ciclabile Alpe Adria. Si guarda attorno, ammira il paesaggio che si snoda lungo il Tagliamento mentre attraversa le gallerie. «È spettacolare, è tenuta benissimo» dice al dj Benny Benassi.

A pranzo, la sosta è al ristorante Il Polletto a Resiutta. Insalatona con uova e formaggio («oh ma che buono» commenta) con in sottofondo le sue canzoni.

Jova canticchia “A tutti i prepotenti dirò forte con me non l’avrete vinta mai”. «Mi devo ricordare che da venerdì torno a fare questo mestiere». Qui incontra il vicesindaco di Resia Fabio Copetti, che gli racconta del Parco delle Prealpi Giulie..

L’omaggio a Pierluigi Cappello

Il viaggio di Jova prosegue. «Ora vado a trovare un amico che è stato un grandissimo poeta». Accompagnato dal sindaco di Chiusaforte Maurizio Fuccaro, Jova sale fino al piccolo cimitero del paese dove riposa Pierluigi Cappello. Scende dalla bici, racconta il loro legame «così forte anche se non ci siamo mai incontrati». Posa un fiore giallo sulla sua tomba, da solo, in un silenzioso dialogo. «Mi sono imbattuto in una poesia dopo aver scritto Le tasche piene di sassi – racconta – in cui utilizzava la stessa immagine e siamo entrati in contatto. Ci siamo scritti ed è diventata un’amicizia telefonica. Abbiamo parlato a volte per ore».

L’arrivo a Malborghetto

«Siamo arrivati!» lo dice sorridendo Jova dopo 5 giorni di viaggio. «Ce l’abbiamo fatta. Quante persone abbiamo incontrato lungo la strada, migliaia. È stato un gran giro con una compagnia bellissima».

Jova incontra Claudio Tognoni, direttore del Consorzio di promozione turistica del Tarvisiano, organizzatore del concerto, e fa un sopralluogo. Venerdì giorno di prove. «Si navigherà a vista, canzone dopo canzone». Come questo viaggio. Pedalata dopo pedalata.

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