Schianto in auto contro una fontana, morti tre ventenni: tornavano da una festa di compleanno

 L’incidente alle 3.30 della notte tra sabato 19 e domenica 20 ottobre ad Asiago.Ferito un altro giovane, illeso il quinto occupante dell'auto. I ragazzi rientravano da una serata di festa a Lavarone

L'auto ribaltata dopo lo schianto contro la fontana ad Asiago: morti tre ventenni
L'auto ribaltata dopo lo schianto contro la fontana ad Asiago: morti tre ventenni

Drammatico incidente nella notte ad Asiago (Vicenza): morti tre ventenni, mentre un quarto giovane ha riportato fratture varie della teca cranica e contusioni cerebrali e toraciche. Un quinto occupante dell'auto è rimasto illeso.  

I tre giovani sono morti sul colpo.

L'auto, una Peugeot 207, con a bordo tutti i giovani si è schiantata contro la fontana posta al centro della rotatoria di via Verdi (la strada che porta al parco Millepini) verso le 3.30 di domenica 19 ottobre.

Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l’auto che viaggiava a forte velocità.

I tre giovani, tutti del Vicentino, sono morti sul colpo. Gli altri due, entrambi di 21 anni, sono rimasti gravemente feriti. Uno di loro è stato trasferito d’urgenza all’ospedale di Bassano del Grappa in codice rosso, mentre l’altro avrebbe riportato lesioni di media entità.

La festa da cui tornavano era stata organizzata per festeggiare il compleanno del ragazzo attualmente ricoverato in rianimazione alll'ospedale di Bassano del Grappa.

Sul posto  dell’incidente gli operatori sanitari del Suem e le forze dell'ordine. 

Tre vite spezzate

Sono tutti vicentini i tre ventenni morti nello schianto. Due di loro erano residenti a Lusiana Conco, altro comune dell'Altopiano di Asiago e un terzo a Creazzo, nell'hinterland di Vicenza. Il gruppo di cinque era reduce da una serata di festa trascorsa a Lavarone (Trento).

I tre ragazzi morti sono Nicola Xausa, 20 anni, residente a Lusiana Conco, Pietro Pisapia, 20 residente a Lusiana Conco, e Riccardo Gemo, 19, residente a Creazzo.

Xausa e Gemo avevano compiuto vent'anni pochi giorni fa.

I due feriti sono entrambi del 2004. Il primo, quello più grave e portato in codice rosso a Bassano, è stato sbalzato fuori dall'auto nell'impatto. Il secondo, che a quanto si apprende sarebbe fuggito dal luogo dell'incidente, è stato portato in codice giallo su Asiago.

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I tre giovani morti nell'incidente di Asiago, da sinistra Nicola Xausa, Riccardo Gemo e Pietro Pisapia

 

Il sindaco di Asiago

 «Il paradosso è che la rotatoria dove è avvenuto lo schianto è stata costruita pochi anni fa, per togliere un incrocio pericoloso sulla strada proveniente da Vicenza, dove in passato si erano verificati altri gravi scontri», afferma il sindaco di Asiago  Roberto Rigoni Stern.

«Sono vicino alle famiglie e in particolare ai genitori che hanno visto i loro figli morire così», prosegue, «Questa mattina ( domenica 19 ottobre, ndr)  nella sede della Polizia comunale abbiamo visionato le immagini di videosorveglianza che sono chiarissime: l'auto scendeva a velocità folle da via Lavarone e, senza dare la precedenza, ha inforcato un'aiuola spartitraffico andando a impattare contro un segnale stradale, che è stato completamente divelto per poi volare».

Rigoni Stern sottolinea: «5 secondi prima dell'impatto è transitata un'altra vettura, che ha rischiato di essere travolta dalla Peugeot e creare una tragedia ancora più grave».

Il cordoglio del presidente della Regione

«Esprimo il mio più profondo cordoglio e la vicinanza dell'intera comunità veneta alle famiglie dei tre giovani che hanno perso la vita questa notte ad Asiago, dichiara il presidente del Veneto, Luca Zaia, «Un dolore immenso, che colpisce tutti noi. Di fronte a tragedie come questa, che spezzano vite nel fiore degli anni, ogni parola appare inadeguata. Il mio pensiero va anche al ragazzo gravemente ferito, a cui auguro con tutto il cuore di poter superare questo momento drammatico, e al giovane illeso, che dovrà affrontare un dolore che segnerà per sempre la sua vita».

E aggiunge: «L'intera Regione del Veneto si stringe attorno alle famiglie colpite da questa immane tragedia, alle comunità coinvolte e a tutti coloro che conoscevano e volevano bene a questi ragazzi. Ci uniamo in un abbraccio collettivo, con rispetto e silenzio».

Due erano figli di dipendenti dell’Ulss Pedemontana

«Esprimo il mio personale cordoglio e la mia vicinanza alle famiglie e a quanti piangono le giovani vittime del tragico incidente avvenuto nelle prime ore di questa domenica ad Asiago»,  dichiara il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti.

«Due dei ragazzi erano figli di dipendenti dell'Ulss Pedemontana»,  sottolinea, «e questa notizia rende se possibile ancor più doloroso quanto accaduto. Forse l'eccessiva velocità, forse un colpo di sonno o una manovra difficile da gestire: qualunque sia stata la causa, siamo di fronte a giovani vite spezzate, davanti alle quali è impossibile non provare sgomento e amarezza. Ogni tragedia di questo tipo ci ricorda quanto sia fragile l'esistenza e quanto importante sia continuare a educare i nostri figli alla prudenza, al rispetto e alla consapevolezza».

Ciambetti conclude: «A nome del Consiglio regionale del Veneto e a titolo personale esprimo la mia più sincera vicinanza ai familiari delle vittime, ai loro amici e a tutta la comunità di Asiago e dell'Altopiano, così duramente colpita. Un pensiero commosso anche ai ragazzi feriti: mi auguro che possano riprendersi presto e tornare ai loro affetti. Da genitore, il dolore di chi oggi piange i propri figli mi tocca nel profondo».

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