A Merlengo la piscina per i quattro zampe: «Così insegno ad amare anche l’acqua»

Nuoto, fisioterapia, giochi e percorsi in acqua: al centro cinofilo Alpha Dog Team di Merlengo, il responsabile Fisc Davide Giavatto insegna ai cani ad amare la piscina

Rubina Bon
Davide Giavatto
Davide Giavatto

Nuoto e giochi in acqua, fisioterapia ed osteopatia, attività per chi è in sovrappeso, potenziamento muscolare. Tutto a misura di cane, in una piscina riservata a quattro zampe e padroni. Davide Giavatto, istruttore e responsabile nazionale dell’attività acquatica per la Fisc, la Federazione italiana sport cinofili, al centro cinofilo Alpha Dog Team di Merlengo insegna ai cani ad amare l’acqua. E sfata un mito: non tutti i cani sanno nuotare.

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Giavatto, perché far nuotare un cane?

«Il nuoto porta ai cani gli stessi benefici che agli umani. In acqua si può fare preparazione atletica per cani sportivi, ma anche fisioterapia e osteopatia per riabilitazione post intervento o per potenziamento. Possono essere proposte discipline che prevedono percorsi tipo agility dog. L’acqua permette di non sovraccaricare le articolazioni e la spina dorsale, rafforza il cuore ed i polmoni, sviluppa la muscolatura in poco tempo. E si migliora il rapporto tra cane e padrone».

Come è strutturata una lezione?

«La lezione è individuale e dura non più di 45 minuti perché l’attività in acqua è molto faticosa per il cane. Dieci minuti di nuoto corrispondono a trenta di corsa. Il cane è in piscina con il padrone e l’istruttore. Per un approccio iniziale, prima entra il padrone che invita il cane a seguirlo. Poi si mostra all’animale la via d’uscita attraverso una pedana perché è importante far capire al cane che la piscina non è un contesto punitivo. Appena entra in acqua, il cane pensa infatti a sopravvivere. Quando l’animale entra ed esce in autonomia, si introducono giochini o bocconcini di cibo: se il cane si interessa a questi, vuol dire che sta iniziando a prendere confidenza».

Ogni cane sa nuotare?

«No, è una grandissima bugia. Ci sono cani che hanno caratteristiche morfologiche per cui non potranno essere dei validi nuotatori. Penso ad esempio al carlino, che ha il muso schiacciato. Per respirare in acqua, tenderà ad alzare la testa e quindi la linea di galleggiamento non è rispettata».

Ma tutti i cani imparano?

«A livello sportivo ci sono razze più performanti tipo labrador, golden retriever, amstaff e border collie. A livello amatoriale tutti i cani possono imparare a nuotare e divertirsi».

Da che età un cane può iniziare a nuotare?

«Dai 6-7 mesi si può partire con l’acquaticità, un cane può nuotare fino ai 12-13 anni».

La piscina per i cani è un antidoto al caldo?

«Certo, il cane trova refrigerio. Nelle giornate molto calde, meglio una nuotata in piscina che la classica passeggiata».

Quali accortezze deve avere il padrone che porta il cane al lago o al mare?

«Anche i cani possono annegare. Quindi la prima cosa è tenere l’animale in sicurezza facendogli indossare il giubbottino galleggiante. Lo usiamo anche noi in piscina, in un contesto comunque sicuro. Il cane che va in difficoltà in acqua diventa aggressivo e può mordere lo stesso padrone perché sta vivendo uno stress enorme. È importante che i cani siano a digiuno almeno da 4-5 ore prima dell’attività acquatica. Ed è fondamentale l’asciugatura una volta terminato». —

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