Corruzione, chiuse indagini per Cozzani e altri 19

(ANSA) - GENOVA, 08 LUG - La procura di Genova ha chiuso le indagini per il filone bis dell'inchiesta per corruzione che a maggio 2024 aveva portato agli arresti domiciliari di Giovanni Toti, l'allora presidente della Regione Liguria. I pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde hanno mandato gli avvisi, tra gli altri, a Matteo Cozzani, l'allora ex braccio destro di Toti e capo di gabinetto, a Paolo Piacenza, segretario generale dell'Autorità portuale, per i gemelli Maurizio e Arturo Angelo Testa, Stefano Anzalone, allora consigliere regionale, e Umberto Lo Grasso, ex consigliere comunale a Genova. Gli indagati (difesi dagli avvocati Massimo Ceresa Gastaldo, Maurizio Mascia, Gennaro Velle, Maurizio Barabino, Celeste Pallini, Pietro Bogliolo, Fabiana Cilio, Gilua Liberti, Mario Iavicoli ed Emanuele Olcese) hanno 20 giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o per presentare memorie. Cozzani è accusato dai pm genovesi di corruzione elettorale con l'aggravante di aver agevolato la criminalità organizzata per il presunto voto di scambio con i 'riesini' ai quali avrebbe promesso posti di lavoro in cambio di voti ad alcuni candidati della lista Toti, e di corruzione semplice per la vicenda legata ad Esselunga. Per uscire dagli arresti domiciliari si era dimesso dall'incarico. I fratelli Testa sono accusati con Cozzani di voto di scambio con l'aggravante mafiosa. A Piacenza è contestato di non avere denunciato l'occupazione abusiva da parte dell'imprenditore portuale Aldo Spinelli della porzione dell'ex carbonile e il riempimento abusivo di quelle aree. Qualche mese fa Giovanni Toti ha patteggiato una pena di due anni e tre mesi tramutati in oltre 1600 ore di lavori di pubblica utilità. hanno patteggiato anche Spinelli (tre anni e tre mesi) e l'ex presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini (tre anni e cinque mesi). (ANSA).
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