Arpa, in Lombardia 40mila fulmini in tre giorni

Precipitazioni abbondanti ma non eccezionali

(ANSA) - MILANO, 08 LUG - Negli ultimi tre giorni, da sabato 5 luglio a lunedì 7, in Lombardia sono stati rilevati circa 40 mila fulmini, di cui 15 mila tra nube e suolo. La giornata più 'elettrica' è stata quella di domenica, con quasi 20 mila fulmini registrati. Lo afferma Arpa Lombardia secondo la quale "con il passaggio del sistema perturbato, che si conclude oggi con gli ultimi temporali locali, si apre da domani una fase più stabile caratterizzata da tempo in prevalenza soleggiato e aria asciutta". Queste, infatti secondo gli esperti del Centro Idro Meteo e Clima di Arpa Lombardia, le previsioni sulla nostra regione per i prossimi giorni: "Le temperature già in netto calo rispetto alle giornate scorse - prosegue la nota - si porteranno su valori in linea o leggermente inferiori alla media climatologica 1991-2020. In pianura le massime non supereranno i 27-30 restituendo un clima decisamente più gradevole". "Nuove precipitazioni saranno possibili tra sabato 12 luglio e domenica 13, prima di un probabile nuovo aumento delle temperature - conclude l'Arpa -. L'intensa perturbazione che ha investito la Lombardia nel fine settimana, segnando la fine della prolungata fase di caldo intenso che ha caratterizzato gli ultimi giorni di giugno e l'inizio di luglio, è stata causata dall'arrivo di masse d'aria più fresche e instabili dall'Atlantico che hanno innescato una serie di temporali intensi e diffusi su tutta la regione". Le precipitazioni sono state abbondanti seppur con quantitativi non eccezionali se confrontati con altri temporali degli ultimi anni verificatisi nella stagione estiva. Su molte zone sono state già raggiunte e superate le medie pluviometriche del mese di luglio. Oltre 100 mm accumulati in 72 ore in diverse aree delle province di Monza e Brianza, Como, Lecco e Bergamo, con punte fino a 150-160 mm a Merate (Lecco). Su Milano sono caduti tra 50 e 70 mm di pioggia, oltre metà dell'acqua che mediamente cade nel mese di luglio. Una leggera nevicata ha imbiancato lunedì sera le cime alpine fino ai 2500 metri di quota, interessando anche il Passo dello Stelvio. I temporali sono stati spesso accompagnati da forti raffiche di vento, con valori massimi generalmente compresi tra 60 e 80 km/h, ma con picchi fino a 90 km/h nel Bergamasco". (ANSA).

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