“Intimità”, il teatro è dei giovani e si mette a nudo in scena

PADOVA. Dopo “Universerìe”, il primo serial teatrale sulla vita universitaria, il Teatro Stabile del Veneto porta ancora una volta i giovani al centro della scena: questa sera alle 20.45 il...

PADOVA. Dopo “Universerìe”, il primo serial teatrale sulla vita universitaria, il Teatro Stabile del Veneto porta ancora una volta i giovani al centro della scena: questa sera alle 20.45 il cartellone del teatro Verdi di Padova propone “Intimità”, una produzione dello Stabile del Veneto e la Piccionaia, spettacolo che parla di amore, sesso e relazioni di coppia dal punto di vista dei millennial.

La compagnia

In un intreccio di monologhi che faticano a diventare dialoghi, tre attori sulla scena si confrontano sulla tendenza a ripetere nelle relazioni gli stessi schemi di comportamento. “Intimità” è uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Amor Vacui, compagnia padovana di under 35 diplomati all’Accademia Palcoscenico ed è frutto della scrittura condivisa di tutti e cinque i membri della compagnia, Michele Ruol, drammaturgo, Lorenzo Maragoni, autore della regia, e degli attori Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo e Andrea Tonin che sul palco svelano al pubblico la propria intimità. Attraverso una storia forse d’amore tra attori e pubblico, lo spettacolo vuole esplorare la ricerca di un equilibrio tra le reciproche disponibilità a lasciarsi comprendere, sorprendere, ascoltare.

La scommessa

Ospitare in sala grande uno spettacolo di teatro contemporaneo è la scommessa Teatro Stabile del Veneto: dare spazio e voce ai giovani valorizzando i talenti locali.

«La tradizione per il teatro veneto è un patrimonio irrinunciabile, ma il Veneto di oggi sotto il profilo culturale è anche cultura contemporanea, una contemporaneità veicolata da giovani artisti e compagnie emergenti che dimostrano una grande capacità di innovare e una notevole freschezza di contenuti. La scelta di ospitare “Intimità” in sala grande risponde proprio a questo obiettivo» dice il direttore dello Stabile, Massimo Ongaro. «D’altra parte il teatro per vocazione è luogo di aggregazione sociale, uno spazio in cui riflettere e divertirsi insieme, e deve essere aperto e ricettivo nei confronti di ogni genere di pubblico. Quale migliore occasione di questa per spalancare le porte ai giovani?».

Al termine dello spettacolo, il cui ingresso per gli under 26 il biglietto è a soli 3 euro, la serata continua con una festa in teatro. —

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