Cavalcavia sulla Zermanese chiuso, il semaforo di cantiere blocca via Sant’Antonino

Giovedì 6 novembre nuova giornata di passione nel quadrante sud di Treviso per lo stop al traffico sul cavalcavia dove è appena iniziato un lungo cantiere. Via Gelsomini trasformata in un’unica coda di auto. Mom cambia strada, intervengono i vigili

Federico De Wolanski
Le code per la chiusura del cavalcavia di via Zermanese
Le code per la chiusura del cavalcavia di via Zermanese

Il primo giorno di chiusura del cavalcavia di via Zermanese, mercoledì 5 novembre, è stato complicato. Il secondo un caos. A trasformare il sistema di deviazioni tra Terraglio e Sant’Antonino in una trappola per molti automobilisti il semaforo “di cantiere” tra via Sant’Antonino e via Gelsomini.

Il nodo critico

Via Zermanese era una strada secondaria, anni fa, ma da quando il traffico in città è aumentato, è diventata una delle principali strade alternative agli ingorghi del Terraglio e di via Sant’Antonino per tutto il traffico in movimento da Casier a Treviso e viceversa.

Da mercoledì 5 novembre chiude il cavalcavia sulla Zermanese a Treviso, tutte le deviazioni
Il cavalcavia di via Zermanese sulla tangenziale di Treviso

Chiudere la strada, nei mesi invernali, non poteva non avere effetti collaterali pesanti. E così è stato.

Via Gelsomini

Una stradina comunale tutta curve tra via Zermanese e via S.Antonino. Ma l’unica in grado di aggirare la chiusura del cavalcavia. Lì è stato indirizzato il traffico da Casier che non intendeva puntare il Terraglio, mentre quello che da Treviso voleva evitare l’ingorgo della napoleonica è stato inviato in via Sant’Antonino e da lì dentro via Gelsomini.

Come gestire l’arrivo dei due nuovi flussi di traffico nella già intasatissima via Sant’Antonino? È stato messo un semaforo di cantiere, di quelli a tempo, poco intelligenti, i classici semafori buoni per regolare sensi unici in via secondarie, non in strade ad alta percorrenza, per di più nelle ore di punta.

Risultato? Al mattino via Gelsomini, carica del traffico da Casier, si è trasformata in una coda lunga dal semaforo fino alle caserme Boltar e oltre. Coda che si alleggeriva al verde, intasando però via Sant’Antonino che allo scattare del rosso si incolonnava. Alla sera? Ad andare ko solo via Sant’Antonino, che convogliava il traffico dei pendolari dalla città verso il quadrante sud.

Via Pindemonte e Mom

Non da meno i problemi per l’altra “alternativa” al blocco: via Pindemonte, che permetteva alle auto a Casier di immettersi nel Terraglio e viceversa. La nuova rotonda ha aiutato ad evitare il maxi ingorgo, ma a frenare auto, furgoni e pure bus ci ha pensato il consueto traffico di ingresso alla città dal Terraglio. L’incubo della viabilità tra le 7.30 e le 9.

Ci si sono dovuti infilare anche i bus della Mom, quelli che inizialmente erano stati deviati in via Gelsomini ma che da giovedì hanno fatto dietro front («Di lì impossibile passare») modificando le modifiche alla circolazione diramate nei giorni scorsi.

Vigili in strada

Alla fine, per avere ragione del caos, sono dovuti scendere in campo i vigili urbani, costretti a fare viabilità alla vecchia maniera (ovvero a mano e con paletta) per tutta la mattina e nel pomeriggio, ovviando ai tempi sbagliati del semaforo che potrebbe essere sostituto a breve con uno più calibrato.

Nel frattempo, un moviere dovrà sorvegliare la situazione. 

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