Zaia ringrazia gli operai «Voi siete il Pil veneto»
Il presidente della Regione nella storica fabbrica di componenti per mobili Settecento dipendenti, 200 milioni di ricavi, al timone la terza generazione

FERRAZZA AG.FOTOFILM SALGAREDA LUCA ZAIA IN VISITA ALLA DITTA 3B
SALGAREDA. «Se in giro per il mondo possiamo vantare i numeri dell’economia veneta, lo dobbiamo a chi ogni giorno si spacca la schiena sulle linee produttive». Ha esordito così ieri mattina il presidente della Regione Luca Zaia in visita tra i lavoratori della 3B della famiglia Bergamo, nota azienda di mobili e componenti per mobili attiva sul territorio da oltre cinquant’anni. Guidato dai fratelli Bergamo, Zaia ha compiuto una lunga visita del moderno stabilimento, soffermandosi a stringere la mano e a parlare con numerosi lavoratori. La visita, che ha coinvolto anche il laboratorio di ricerca, dove vengono testati i nuovi materiali, si è conclusa nell’ultimo corpo di fabbrica ultimato l’anno scorso ed i cui impianti sono ancora in fase di realizzazione. «Non prendiamoci in giro, lo so che il posto di lavoro non è come il salotto di casa», ha detto ai lavoratori Zaia, che ha sfruttato l’occasione anche per invitare al referendum per l’autonomia del Veneto, «ma io ho visitato ormai numerose aziende e sento subito che aria si respira sotto il capannone. Vi faccio i miei complimenti per questa realtà». L’azienda si è scontrata con la crisi del 2008, ma è riuscita a superarla investendo in innovazione e qualità. «Il mercato è competitivo, cerca qualità ed innovazione», spiega Marco Bergamo, «Non possiamo combattere sul prezzo con i produttori cinesi o di altri Paesi dove la manodopera costa meno. Dobbiamo necessariamente lavorare sulla qualità, sul design e sull’innovazione. Fortunatamente il made in Italy è ancora un marchio apprezzato in tutto il mondo anche grazie alle grandi aziende italiane del settore». Cosa può fare lo Stato per aiutare le aziende? «Qualche passo è già stato fatto ma non è ancora abbastanza», afferma Marco Bergamo, «Occorre creare un sistema non tanto economico quanto burocratico a supporto delle aziende, come fatto in Germania e in altri Paesi. I mercati sono sempre più veloci e la globalizzazione ha dato un’ulteriore accelerazione che le aziende da sole, soprattutto quelle più piccole, non sono sempre in grado di sostenere». La 3B nacque a San Biagio di Callalta nei primi anni ’50 per volontà di Giovanni Bergamo e dei figli Luciano e Guglielmo, quest’ultimi rispettivamente di 75 e 79 anni, ancora attivi in azienda. Inizialmente producevano pannelli tamburati per l’edilizia. Intorno agli anni ’60 nacque l’esigenza di ampliare lo spazio produttivo: non potendosi allargare nel sito di San Biagio, i fratelli Bergamo deciso di realizzare lo stabilimento nell’attuale sito di Salgareda. «All’epoca qui non c’era nulla», ricorda Luciano Bergamo, «C’era solo campagna. Ci trasferimmo qui nel 1969». L’azienda è costantemente cresciuta specializzandosi nel settore del legno arredo. Il passaggio generazionale si è svolto senza scossoni: oggi alla guida c’è la terza generazione, i figli di Luciano, Fabrizio e Silvia, e di Guglielmo, Marco e Alessandro. L’azienda impiega attualmente tra i 650 ed i 700 dipendenti per un fatturato che sfiora i 200 milioni di euro, fatto per il 95 per cento all’estero, soprattutto in Europa ma anche Stati Uniti ed estremo Oriente. A questi numeri va aggiunto l’indotto costituito da medie e grandi aziende, in gran parte del Veneto, che lavorano quasi esclusivamente per soddisfare le commissioni della 3B.
Claudia Stefani
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