Zaia “battezza” la nuova casa di riposo

PIEVE DI SOLIGO. Un pomeriggio dal sapore estivo per battezzare la “nuova” casa di riposo di Pieve di Soligo, tirata a lucido dopo un cantiere durato poco meno di un anno. In via Ospedale, a due...
Allegranzi Pieve di Soligo Casa di riposo
Allegranzi Pieve di Soligo Casa di riposo

PIEVE DI SOLIGO. Un pomeriggio dal sapore estivo per battezzare la “nuova” casa di riposo di Pieve di Soligo, tirata a lucido dopo un cantiere durato poco meno di un anno. In via Ospedale, a due passi dal centro, la “Fondazione Casa per Anziani Onlus” ha iniziato ieri una nuova vita dopo i lavori di messa in sicurezza antisismica che hanno cambiato la pelle del vecchio edificio, aggiungendovi – tra le altre cose – terrazze coperte per gli ospiti e inserti in cemento armato per rinforzarne la stabilità. È stato un bagno di folla soprattutto per il governatore Luca Zaia, presente perché quella di Pieve di Soligo è un’opera realizzata in tempi record: «Noi di solito non siamo così veloci, la direttrice di questa casa di riposo, Paola Gaiarin, potremmo assumerla in Regione». È stato come sempre uno Zaia-show tra battute e proclami mbiziosi: «Vogliamo allungare la vita dei veneti grazie anche a strutture all’avanguardia come queste», «la casa di riposo è una grande famiglia, la casa colonica del futuro», «la sfida è offrire una sanità “umana”: i ricchi non sono il nostro obiettivo, si arrangiano da soli, noi dobbiamo pensare all’anziana che prende la corriera dal paese più sperduto e arriva allo sportello dell’Usl per prenotare una visita». L’inaugurazione ha segnato anche la pace, temporanea, fra il sindaco di Pieve Stefano Soldan e il consigliere regionale leghista Alberto Villanova, di recente uno contro l’altro sul ring dello scontro politico ma ieri gomito a gomito al taglio del nastro. «In due anni siamo passati dal progetto ai fatti» ha ricordato il primo cittadino «questa casa è strettamente legata al nostro paese, i suoi ospiti partecipano attivamente alla vita sociale del paese animando il Natale e le altre feste, e recuperando le tradizioni con la loro memoria». La festa di ieri ha ricordato anche don Mansueto Viezzer, sacerdote e compositore, per vent’anni ospite illustre della struttura che oggi accoglie 98 ospiti (di cui 70 non autosufficienti) e una novantina di dipendenti. L’intervento di messa in sicurezza è costato circa 750mila euro. La prossima sfida per il direttore dell’Usl7 Francesco Benazzi sarà la ristrutturazione della vicina sede dell’azienda sanitaria, da anni in condizioni precarie.(a.d.p.)

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