Writer? «No, esponente della street art»

Questa la tesi difensiva per Paolo Pinter, accusato di aver imbrattato treni
 Altro che writer. Paolo Pinter, trentenne trentino, sarebbe un artista apprezzato nel mondo della «street art», tanto che proprio in Trentino gli sono stati riservati degli spazi dove esprimere liberamente la sua arte con le bombolette spray. Questa la linea sostenuta dalla difesa di Pinter, che ieri era a processo in tribunale a Treviso. Il writer trentenne è accusato di aver messo la sua firma su vagoni dei treni e sui muri delle stazioni di Treviso, Preganziol e Mogliano. Dovrà rispondere delle accuse di danneggiamento aggravato ed imbrattamento delle cose altrui. Le indagini erano partite dalle denunce presentate da Trenitalia. Il graffittaro trentino, che lavorava assieme ad un compagno, avrebbe lasciato le proprie scritte su centinaia di vagoni. Le sue gesta sarebbero anche state immortalate dall'amico e quindi diffuse, anche su Internet. Pinter è stato identificato dalla Polfer ed è finito alla sbarra. Ieri l'avvocato difensore del trentenne ha sostenuto in aula che il suo assistito è un artista quotato. Il processo è stato aggiornato.

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