Voli cancellati da Ryanair, rimborsi tagliati a 4 trevigiani

Treviso. Esposto contro Ryanair dei consumatori: restituiti 100 euro in meno di quanto pagato
Nella foto l'imbarco di alcuni passeggeri su un'aereo della Ryanair
Nella foto l'imbarco di alcuni passeggeri su un'aereo della Ryanair

TREVISO. Chiedono il rimborso dei biglietti per il volo cancellato, ma Ryanair restituisce 100 euro in meno di quanto speso. Sono quattro i trevigiani che si sono rivolti all’Adico, associazione consumatori di Mestre, per farsi tutelare contro la compagnia irlandese e ottenere quanto gli spetta, ma la lista si ingrosserà sicuramente, visto che altre due coppie hanno già contattato l’associazione preannunciando che il motivo è il medesimo.

Nelle scorse settimane Ryanair ha comunicato ai clienti, via mail, di aver cancellato la tratta Treviso-Chania e di conseguenza i due voli settimanali che partivano la domenica e il giovedì, lasciando a terra migliaia di passeggeri in procinto di partire per le ferie. «I quattro ragazzi che si sono rivolti a noi», spiegano gli uffici legali di Adico, «dovevano partire dall'aeroporto Canova il 21 giugno con destinazione Creta. Ma sono rimasti anche loro vittime della compagnia irlandese che sta mettendo in grave difficoltà centinaia di persone che avevano già prenotato da tempo le ferie.

Ora, per due coppie di amici trevigiani, un'altra sgradita sorpresa si è materializzata qualche giorno fa, dopo aver chiesto il rimborso a Ryanair dei 972,14 euro versati per il volo soppresso. La compagnia, infatti, dopo aver ricevuto la richiesta tramite il proprio portale, ha accordato la restituzione dei soldi, anche perché obbligata dalle normative che tutelano il consumatore, ma ha rimborsato un centinaio di euro in meno, 880,22 euro totali».

Non solo. «Alle legittime richieste di spiegazione manifestate sempre tramite il portale di Ryanair (non ci sono altri modi per comunicare con il vettore irlandese, ndr) la compagnia ha invitato i clienti a scrivere la mail in inglese, perché altrimenti non avrebbero ricevuto risposta». Di qui la richiesta diaiuto ad Adico che ha fatto partire l’esposto contro Ryanair.

La stessa cosa sta accadendo ad altri passeggeri che in questi giorni stanno ricevendo il rimborso sul proprio conto, dal quale, però, manca in molto casi una parte della cifra. «Il comportamento di questa compagnia è davvero censurabile» attacca Carlo Garofolini, presidente dell'associazione, «non capiamo perché se queste persone hanno pagato 972 euro, ne debbano ricevere indietro 880. E' probabile che la compagnia non contempli il rimborso dell'assicurazione ma non lo sappiamo visto che i nostri soci avrebbero dovuto mandare una richiesta di spiegazioni in inglese, lingua che non conoscono. Continueremo la nostra battaglia nei confronti di Ryanair che all'aeroporto di Treviso ne combina di tutti i colori. Speriamo che l'esposto all'Enac, preparato dal nostro ufficio legale, sortisca qualche effetto. Intanto Adico proseguirà nella richiesta di danni morali per i viaggiatori lasciati a terra dalla compagnia irlandese».

Conclude Garofolini: «Rynair fa prenotare i voli, si tiene i soldi per mesi, poi non rimborsa la somma nella sua interezza: non solo causa un danno, ma fa passare mille peripezie ai clienti. Nell’ultimo mese abbiamo assistito cinque persone che dovevano partire per Palermo, Londra, Catania, sempre gli stessi voli, cancellati un’ora prima e sempre gli ultimi della giornata, perché vengono accumulati ritardi e alla fine il personale deve osservare i turni di riposo». Poi l’appello al gestore aeroportuale, AerTre, affinchè si impegni per migliorare i servizi per i suoi viaggiatori: «È ora che l’aeroporto prenda provvedimenti verso un vettore che opera nel suo scalo senza rispettare i passeggeri».

 

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