A Vittorio Veneto banda di ragazzini pesta un gruppetto di adulti fuori dal locale

Quattro i feriti, tra cui il vigilante, finiti all’ospedale con fratture, traumi e altre lacerazioni. La testimonianza: «Calci in faccia al mio fidanzato a terra. Erano in cinque, ci sputavano addosso»

Francesca Gallo
Uno dei feriti nell’aggressione di Vittorio Veneto
Uno dei feriti nell’aggressione di Vittorio Veneto

Vittorio Veneto è sotto choc dopo l’ultimo episodio di violenza che si è consumato sabato notte, 8 febbraio, all’esterno della Tava (nota come Taverna) in viale Vittorio Emanuele II.

Una serata di sangue in centro città, con un pesante bilancio di quattro feriti finiti all’ospedale con fratture al volto e lesioni varie. È la seconda rissa a Vittorio Veneto dopo quella avvenuta all’esterno del King Pub, sul lungo Meschio, solo due settimane fa. La colluttazione davanti alla Taverna questa volta ha coinvolto una ventina di giovanissimi e un gruppo di adulti. Ferito anche il vigilante che doveva proteggere il locale.

La testimonianza

A trovarsi nel bel mezzo della rissa G.P., 37 anni, residente in città. Sabato si era recata alla Tava per trascorrere una serata in allegria. Tutto bene fino alle 2.30. «Ero in compagnia di due amici sopra i 40 anni e di un’altra coppia di 24 anni», racconta G. P. «Un gruppetto, composto di ragazzi di nazionalità mista, ha iniziato a istigarci, usando epiteti volgari. Noi non abbiamo reagito. A quel punto siamo usciti dal locale per andarci a fumare una sigaretta, ma sono ricominciate le provocazioni. Non ne potevamo più e abbiamo pensato di andarcene via. Nel piazzale, dove ci sono le gradinate, uno di loro ha fatto lo sgambetto al mio amico 44enne che non ha reagito. Io mi sono rivolta ai ragazzi dicendo di vergognarsi, che dovevano portare rispetto a una persona adulta. Invece di calmarsi hanno cominciato a insultarmi, fino a darmi uno spintone. A quel punto un amico è intervenuto in mia difesa e da lì si è scatenata una rissa».

calci da cinque persone

Come spuntati fuori dal nulla, una quindicina di ragazzi, tutti sotto i 20 anni, sono usciti da locale e hanno circondato il gruppo di adulti, passando alle vie di fatto. Il racconto dei testimoni è una galleria dell’orrore. «Non si può più stare tranquilli a Vittorio Veneto», racconta la vittima ancora scossa. È stata una esperienza terribile. Quando il mio amico era per terra svenuto, in cinque continuavano a dargli pedate in faccia. Sono riuscita a fatica a trascinarlo in macchina e l’ho chiuso dentro. Allora quei cinque ragazzi mi hanno accerchiata e hanno iniziato a sputarmi addosso. Ho davvero avuto paura, non sapevo più cosa fare, come fuggire. Per fortuna proprio in quel momento è arrivata la gazzella dei carabinieri. Alla vista dei lampeggianti tutti gli aggressori se la sono data a gambe».

L’amico 44 enne ha riportato un trauma cranico, setto nasale e zigomi fratturati, oltre a otto punti di sutura su una lacerazione e problemi a un occhio. Lunedì mattina, dopo le cure del caso, è stato dimesso dall’ospedale.

Il bilancio

L’altro quarantenne coinvolto nella rissa ha riportato la frattura del setto nasale e problemi agli occhi per i pugni e calci che ha ricevuto. Tra i feriti anche un ragazzo di 24 anni che ha subito la frattura del coccige e ferite sulla fronte. Il quarto che ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso è stato il buttafuori del locale.

L’episodio ha scosso l’opinione pubblica, già surriscaldata da diversi episodi di furti e violenza. Il numero di persone coinvolte e la giovane età degli aggressori ha creato grande preoccupazione nei residenti della zona. «Non so niente di quanto avvenuto l’altra sera, avevo già chiuso», cerca di sdrammatizzare Elvi, titolare del ristorante “Lin dor” nel complesso dell’ex cementeria. «Ho aperto da una settimana e sono sereno. Il nostro locale è frequentato da famiglie, facciamo ristorante e pizzeria. A mezzanotte noi chiudiamo e la zona durante il giorno è tranquilla. Finora non ho mai notato nulla di strano».

«Potrebbe essere pericoloso passare di qui, dipende dall’ora e da che gente riesci a trovare», fanno sapere alcuni minorenni di passaggio dal centro. «La zona di giorno è abbastanza tranquilla, ma di notte è proprio meglio non frequentarla».

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